Via libera dell’Ema al vaccino Pfizer per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni

Via libera dell’Ema al vaccino Pfizer per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni

L’Ema ha approvato il vaccino Pfizer per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Ora si attende il via libera dell’Aifa.

ROMA – L’Ema ha approvato il vaccino Pfizer per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. L’ente regolatore europeo ha dato il via libera alla somministrazione delle dosi agli adolescenti e nelle prossime ore sono previsti i passaggi di Ue e Aifa per l’approvazione definitiva.

Vaccino Pfizer, il giudizio dell’Ema

Il giudizio dell’Ema, come da previsioni, è avvenuto nella giornata di venerdì 28 maggio 2021. “La decisione – ha spiegato Marco Cavalieri riportato da La Repubblicasi basa su uno studio che ha arruolato circa 2.600 ragazzi. Nessuno, fra i vaccinati, si è ammalato […]“.

Si tratta di un passaggio fondamentale per raggiungere il prima possibile l’immunità di massa. In Italia nei prossimi giorni il commissario Figliuolo potrebbe inviare una circolare per dare il via a questa nuova vaccinazione. Le dosi sono uguali a quelle per i più grandi ed è da capire se ci sarà una ulteriori fornitura oppure le consegne previste basteranno. Prima di iniziare l’iniezione, però, si attende il via libera dell’Aifa. Il presidente Palù ha ipotizzato una approvazione entro lunedì e dal giorno successivo potrebbero partire le prenotazioni anche per questa età.

Vaccino Covid

E a giugno tocca a Moderna

Un cambio di passo nella vaccinazione che potrebbe arrivare nel mese di giugno. Tra qualche settimana, infatti, dovrebbe arrivare il via libera dell’Aifa a Moderna. L’azienda farmaceutica sta ultimando gli studi e presto dovrebbe chiedere l’autorizzazione all’Ema.

Anche questo si tratta di un passaggio fondamentale per consentire di raggiungere il prima possibile l’immunità di massa. L’obiettivo del commissario Figliuolo resta quello di riuscire a vaccinare tutti i più giovani prima dell’inizio della scuola per iniziare un anno scolastico senza particolari rischi. Un piano condiviso anche dal ministro Bianchi e dal premier Draghi.