Scuola, Arcuri commissario per la ripartenza. Salvini: “Ha già fallito con le mascherine, basta”

Scuola, Arcuri commissario per la ripartenza. Salvini: “Ha già fallito con le mascherine, basta”

Domenico Arcuri commissario per la ripartenza della scuola in sicurezza.

ROMA – Domenico Arcuri commissario per la ripartenza della scuola in sicurezza. La nomina del dirigente italiano è stata inserita nel decreto semplificazioni approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri.

L’amministratore delegato di Invitalia avrà il compito di occuparsi della “fornitura di gel, mascherine e ogni strumento necessario, compresi gli arredi scolastici, ultime a garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020-2021, nonché a contenere e contrastare l’eventuale emergenza nelle istituzioni scolastiche statali“.

Salvini: “E’ il premio per aver fallito sulle mascherine”

La nomina di Arcuri è stata duramente attaccata da Matteo Salvini: “Ha fallito sulle mascherine – ha detto il leader della Lega citato dal Corriere della Sera – e per premio il Governo lo manda ad occuparsi della scuola dei nostri figli: ma basta“.

L’allarme dell’AgCom sulla didattica a distanza

Nel giorno della nomina di Arcuri come commissario della ripartenza, l’AgCom boccia il Governo sulla didattica della distanza. Secondo quanto riferito dall’Autorità, il 12,7% degli studenti non ha potuto usufruire della didattica a distanza.

A fronte di livelli di copertura territoriale che potenzialmente sono all’88,9% delle famiglie italiane di accedere a servizi internet con velocità maggiori o uguali a 30 megabyte – si legge nella relazione citata da Fanpage solo il 32,7% di esse possiede effettivamente una simile connessione“.

Maggiori disuguaglianze

Una didattica a distanza che ha aumentato le disuguaglianze con le criticità maggiori che sono state registrati al Sud. “Quasi 10 studenti su 100 – si precisa nel testo della relazione citando un sondaggio – lamentano la mancata disponibilità di dispositivi a casa idonei a svolgere le lezioni a distanza”.

Una bocciatura da parte dell’AgCom che nella sua relazione finale ha considerato insoddisfacente la didattica a distanza. La scuola ora è pronta a ripartire in presenza. L’obiettivo è quello di recuperare il gap che si è creato in questi mesi di pandemia.