Arera: i prezzi del gas in Italia tra i più alti in Europa

Arera: i prezzi del gas in Italia tra i più alti in Europa

Come le quotazioni del gas in Italia nel 2023 hanno raggiunto livelli tra i più alti in Europa. Le cause e le prospettive future secondo l’Arera.

Nel corso del 2023, i mercati del gas naturale in Europa hanno vissuto un periodo di riequilibrio dei prezzi dopo le turbolenze causate dalla crisi energetica. In questo contesto, l’Italia si distingue per avere uno dei prezzi più alti del gas nel continente.

Secondo la relazione annuale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), il prezzo al Punto di Scambio Virtuale (Psv) italiano ha raggiunto i 42,9 euro per megawattora (MWh). Questo valore si posiziona sopra quello del Title Transfer Facility (Ttf) olandese, che è di 40,5 euro/MWh, e del The (Trading Hub Europe) tedesco, che è di 41 euro/MWh.

Prezzi del gas in Italia: un confronto Europeo

Il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, ha spiegato che nonostante un calo dei prezzi spot del gas dovuto a due inverni miti consecutivi, i prezzi attuali si mantengono superiori alle medie storiche, segnando una “nuova normalità“. Questo persistente alto livello dei prezzi è attribuibile, tra l’altro, alla struttura del mercato italiano e agli oneri di sistema che continuano a rappresentare un costo rilevante per i consumatori.

Il mercato dell’elettricità e gli oneri di sistema

Passando al mercato dell’elettricità, la relazione annuale dell’Arera riporta che al primo luglio 2024, il 76,5% dei clienti domestici ha scelto il mercato libero. Le famiglie italiane mostrano una preferenza per offerte a prezzo fisso, spesso con sconti e da fonti rinnovabili. Nonostante ciò, per la prima volta, la maggior tutela è tornata ad essere più conveniente rispetto al mercato libero, provocando una riduzione del numero di venditori attivi.

A fine 2023, in Italia, c’erano 30,2 milioni di clienti domestici per l’elettricità, con 8,9 milioni serviti in maggior tutela e circa 21,4 milioni nel mercato libero. Al primo luglio 2024, i clienti vulnerabili in maggior tutela erano 3,6 milioni, mentre 8,4 milioni avevano scelto il mercato libero.

Besseghini ha sottolineato l’importanza degli oneri generali di sistema, una componente del costo energetico che negli ultimi 13 anni ha comportato un esborso di circa 162 miliardi di euro, di cui 142 destinati agli incentivi per le energie rinnovabili. Nonostante una prevista riduzione significativa di questi oneri nei prossimi cinque anni, essi continueranno a rappresentare un peso importante. Per questo motivo, Besseghini ha suggerito di considerare una copertura degli oneri di sistema attraverso la fiscalità generale, per alleggerire il carico sui consumatori.