Milei: polemica per l'aumento degli stipendi dei senatori argentini
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Argentina, senatori si aumentano lo stipendio: interviene Milei

Javier Milei

In Argentina cresce la tensione dopo l’annuncio dell’aumento dello stipendio dei senatori.

La decisione di aumentare gli stipendi dei senatori argentini ha scatenato una nuova ondata di polemiche nel Paese. Con un incremento del 6,5% che porta le indennità a circa 8 milioni di pesos mensili, la questione sta generando un acceso dibattito, alimentato anche dalle dure critiche del presidente Javier Milei.

Come gestire il tuo budget, risparmiare e pianificare per il futuro

soldi mani

Argentina: l’aumento degli stipendi 

La recente decisione del Senato argentino di incrementare del 6,5% le indennità dei senatori, agganciate ai rialzi disposti dalle commissioni paritetiche, ha scatenato una forte reazione pubblica e politica. Questo aumento, deciso lo scorso aprile, porterà il reddito mensile dei senatori a circa 8 milioni di pesos, equivalenti a circa 7.650 euro netti. Nonostante le promesse fatte dai partiti di governo di convocare una sessione straordinaria per annullare la risoluzione, nulla è stato fatto per fermare l’aumento, scatenando così una nuova ondata di polemiche nel Paese.

La reazione di Milei

Il presidente argentino, Javier Milei, non ha tardato a far sentire la sua voce, esprimendo un forte dissenso per la decisione del Senato. Ha inoltre sottolineato che, dal suo insediamento al governo il 10 dicembre 2023, il suo stipendio e quello del potere esecutivo sono rimasti congelati, rafforzando così la sua posizione critica nei confronti del Senato. Come riportato da Ansa, Milei ha condannato quanto accaduto “per il vergognoso aumento di stipendio appena avvenuto al Senato” e ricorda che il salario suo e del potere esecutivo sono rimasti “congelati dal 10 dicembre” 2023, quando si è insediato al governo. 

Una promessa mancata

La questione dell’aumento degli stipendi si inserisce in un contesto politico già molto teso in Argentina, dove la fiducia nei confronti delle istituzioni è già ai minimi storici. La promessa non mantenuta di annullare l’aumento da parte dei partiti di governo ha ulteriormente alimentato il malcontento popolare, che vede in queste decisioni un ulteriore segnale di disconnessione tra la classe politica e le difficoltà economiche vissute dalla popolazione. Le conseguenze di questa decisione potrebbero avere ripercussioni significative sul piano politico nelle prossime settimane.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2024 17:21

Beppe Grillo, l’affondo su Conte: scoppia il caos nel M5s

nl pixel