Il leader del Movimento 5 Stelle ed ex premier Giuseppe Conte ha commentato le dichiarazioni del ministro Guerini.
L’invio di armi da parte dell’Unione europea e degli Stati Uniti all’Ucraina, per sostenere la patria di Volodymyr Zelensky nell’ambito del conflitto tra gli ucraini e la Russia, è estremamente dibattuto. Se in molti vorrebbero intensificare tale pratica per difendere i diritti degli ucraini e la sovranità territoriale del Paese di Zelensky, tanti altri volti noti sono contrari all’invio di armi in Ucraina. Anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto alla Camera per riferire sull’invio di armi dall’Italia a sostegno di Kiev, e il Movimento 5 Stelle non è stato a guardare. Queste le parole di Giuseppe Conte in merito alle dichiarazioni di Guerini.
Le dichiarazioni di Conte
Giuseppe Conte ha dichiarato quanto segue. “È necessario e urgente quanto invochiamo da giorni: che il premier Draghi e il ministro della Difesa vengano in Parlamento e si confrontino con i rappresenti del popolo”. Rispetto alle parole di Guerini sulle armi, Conte ha detto: “Quello che Guerini ha detto sulle armi per neutralizzare le postazioni russe mi ha molto preoccupato: significa che siamo disponibili anche a distruggere postazioni russe in territorio russo”.
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Le parole di Guerini
Ma quali erano le parole di Guerini? Innanzitutto, il ministro ha dichiarato che ci sono tre ragioni principali che hanno spinto il Governo Draghi a non rendere pubblico l’elenco delle armi per Kiev: “Per non far percepire alla parte russa in termini provocatori questa attività, avendo cura di non enfatizzarne la comunicazione, per non rendere note le eventuali vulnerabilità e criticità delle forze armate ucraine e perché in certi casi i Paesi produttori di armi hanno chiesto di mantenere la riservatezza“.
E ancora, Guerini ha dichiarato: “Sulla base di quanto indicato dalla legge e in relazione all’evoluzione sul terreno, l’impegno italiano continuerà a supportare l’Ucraina nella sua difesa dall’aggressione russa anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile”.