Tangenti per appalti, 12 arresti a Taranto

Arrestate 12 persone a Taranto accusate di tangenti per appalti. Tra i fermati anche due ufficiali della Marina Militare.

TARANTO – Sono state arrestate 12 persone a Taranto accusate di tangenti per appalti. Il blitz della Guardia di Finanza ha portato in manette diversi imprenditori ma tra i fermati ci sono anche due ufficiali della Marina Militare e due dipendenti civile di questa forza armata.

Le accuse sono di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e furto aggravato. Nelle prossime ore previsto l’interrogatorio per cercare di ricostruire meglio la vicenda e il ruolo delle persone coinvolte in questa indagine. Non è esclusa l’iscrizione sul registro di altre persone.

L’indagine

L’indagine partita negli scorsi mesi riguarda delle gare di appalti vinte tra ottobre e dicembre 2018. In particolare nel mirino della Guardia di Finanza è finita una da 3 milioni di euro.

Per cercare di pilotare le aggiudicazioni delle aste l’associazione per delinquere era riuscita ad ottenere la complicità di un dipendente civile dell’Arsenale. Questo, in cambio di una tangente, comunicava il dettaglio dei bandi di gara in anticipo rispetto alla pubblicazione. Un metodo che consentiva a tutte le imprese di accordarsi tra loro e di conseguenza presentare le offerte.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza

Il comunicato della Guardia di Finanza

Un metodo collaudato come precisa la Guardia di Finanza in una nota: “La ripartizione degli appalti è stata effettuata scientificamente, in modo che il totale degli importi relativi alle gare venisse equamente diviso fra gli associati che giungevano a tali accordi nell’ambito di incontri che si tenevano in luoghi da loro ritenuti sicuri“.

Le Fiamme Gialle hanno parlato di “un gruppo di affari che si avvaleva della connivenza di un ufficiale della Marina in servizio presso l’Arsenale di Taranto. Questo veniva informato, puntualmente, sia dei nominativi delle imprese partecipanti alle varie gare ma anche del nome del vincitore concordato“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza