L’editore dell’agenzia Dire è stato arrestato per le tangenti al Miur. Svolta nell’indagine che ha coinvolto anche la dirigente scolastica Boda.
ROMA – L’editore dell’agenzia Dire è stato arrestato per le tangenti al Miur. Il blitz della Guardia di Finanza è scattato nelle prime ore di giovedì 9 settembre 2021. In manette sono finite anche altre due persone e non si escludono ulteriori fermi nelle prossime settimane.
Il filone dell’inchiesta è quello che coinvolge anche la dirigente scolastica Giovanna Boda, che nei mesi scorsi aveva cercato di suicidarsi dopo la sua iscrizione sul registro degli indagati. Ora la donna sta bene e presto potrebbe essere ascoltata ancora una volta dagli inquirenti per avere ulteriori informazioni su quanto successo.
Le accuse
Le accuse per Bianchi e Boda sono quelle di corruzione. Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, l’editore dell’agenzia Dire avrebbe messo sul piatto una cifra di 679mila euro alla dirigente scolastica per avere in cambio una serie di appalti al Miur. Si parla di lavori intorno ai 23 milioni di euro.
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di accertare meglio quanto successo e non si escludono altri arresti. Una vicenda sicuramente molto delicata e per questo motivo gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno altre informazioni.
Il tentativo di suicidio di Boda
La svolta delle indagini è arrivata a pochi mesi dal tentativo di suicidio di Giovanna Boda. La dirigente scolastica non ha retto la pressione psicologica di questa inchiesta e ha provato di togliersi la vita gettandosi dal secondo piano di una palazzina nella zona Prati.
Ora le condizioni della donna sono buone e sicuramente in futuro sarà ascoltata dagli inquirenti per avere maggiori informazioni su quanto successo. I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo gli approfondimenti continueranno nei prossimi giorni.