Evan Gershkovich, giornalista americano del Wall Street Journal è stato arrestato in Russia con l’accusa di spionaggio.
Un giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a Ekaterinburg, in Russia. Lo ha riferito Interfax con un comunicato dei servizi d’intelligence interni russi Fsb. Il giornalista 32enne è stato accusato di spionaggio. Secondo i servizi russi il giornalista “agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull’attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo”.
Gershkovich, i cui genitori sono originari dell’ex Unione sovietica, parla russo e prima di lavorare al Wall Street Journal aveva lavorato per l’agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese Moscow Times. Ora il giornalista rischia fino a 20 anni di carcere, secondo quanto ha riferito il servizio di sicurezza federale perché accusato di spionaggio sulla base dell’articolo 276 del Codice penale.
Perché è stato accusato di spionaggio
Il reporter americano era regolarmente accreditato presso il ministero degli Esteri russo. L’ipotesi ha potuto far scattare l’accusa di spionaggio a danni del giornalista è il suo ultimo articolo pubblicato il 28 marzo intitolato «L’economia della Russia sta iniziando a crollare». Nell’articolo il giornalista afferma che a Mosca «gli investimenti sono in calo, la manodopera scarseggia, il budget è ridotto», riportando le parole di un oligarca secondo cui «l’anno prossimo non ci saranno più soldi».