Racalmuto, il figlio della coppia accoltellata: ‘Vedo i fantasmi’

Racalmuto, il figlio della coppia accoltellata: ‘Vedo i fantasmi’

Il figlio della coppia uccisa a Racalmuto, colpevole della vicenda, ha dichiarato: “Faccio uso di droghe e crack, vedo i fantasmi”.

Il giallo dei coniugi uccisi a Racalmuto va verso la conclusione: il figlio delle due vittime è accusato di aver ucciso i suoi genitori con diverse coltellate. Si tratta di un duplice omicidio, avvenuto nell’Agrigentino. Le due vittime sono una coppia di marito e moglie. Alla luce della vicenda, gli inquirenti hanno disposto gli accertamenti psichiatrici nei confronti del colpevole.

Il figlio della coppia, Salvatore Sedita, di 34 anni, ha ammesso – durante l’interrogatorio – di aver ucciso a coltellate i suoi genitori. Le vittime sono Giuseppe e Rosa. Nella giornata di ieri, 13 dicembre, gli inquirenti hanno trovato i due cadaveri che giacevano in una pozza di sangue.

L’efferato omicidio è avvenuto all’interno del loro stesso appartamento di Racalmuto, un paese situato in provincia di Agrigento. Del caso si stanno occupando il pm Gloria Andreoli e l’aggiunto Salvatore Vella. I due pm chiederanno in giornata odierna al Gip di Agrigento la convalida del fermo nei confronti del figlio della coppia per il duplice omicidio.

È stata la sorella del colpevole a lanciare l’allarme, che dopo aver scoperto i due cadaveri ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine. Pare che la donna abbia anche sentito telefonicamente il fratello, il quale avrebbe ammesso subito di aver ucciso le due vittime.

La deposizione del colpevole: ‘Faccio uso di droghe’

Gli inquirenti hanno fermato il colpevole mentre si aggirava le vie del centro di Racalmuto. Dopo, è stato portato in caserma per essere ascoltato, dopo che sua sorella aveva già rilasciato una deposizione. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha spiegato di ‘vedere i fantasmi’, di fare ‘uso di droga e di crack’, inoltre ha dichiarato ripetutamente che quelli non erano i suoi veri genitori. Il colpevole ha dichiarato: “Li ho uccisi, sentivo delle voci che mi rimbombavano in testa”.

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