Caso Muzzupappa, arrestato il presunto killer a Vibo Valentia

Caso Muzzupappa, arrestato il presunto killer a Vibo Valentia

Gli inquirenti hanno arrestato a Vibo Valentia il presunto killer di Giuseppe Muzzupappa, deceduto lo scorso 26 novembre.

Il presunto colpevole dell’omicidio Muzzupappa è stato arrestato a Vibo Valentia. Secondo quanto appreso, l’uomo – al momento dell’arresto – non avrebbe opposto nessuna resistenza. Il procuratore Camillo Falvo aveva precedentemente emesso un’ordinanza a carico dell’uomo. 

L’arresto

L’arresto di Pasquale Megna è avvenuto durante il corso della notte. La squadra dei carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, ha fatto irruzione all’interno di un appartamento anonimo, situato al quinto piano di un condominio in un quartiere della zona residenziale di Vibo Valentia. 

Arresto Polizia

È lì che abitava il presunto assassino di Giuseppe Muzzupappa. L’ordinanza a carico dell’uomo è stata emanata dal 2 dicembre scorso, richiesta dal Procuratore Camillo Falvo e dal sostituto co-titolare del fascicolo. 

L’omicidio in questione risale al 26 novembre, quando Megna avrebbe sparato a Giuseppe Muzzupappa uccidendolo. A soccorrere la vittima era stata una donna, che passando di lì aveva assistito alla scena. A sostegno dell’ipotesi che sia lui l’assassino di Muzzupappa, il fatto che non si è opposto durante l’arresto. I cacciatori dello Squadrone eliportato e agli uomini del Nucleo Investigativo si sono occupati dell’arresto, e dall’alto è intervenuto l’elicottero dell’8 NEC garantiva la sorveglianza dell’intera area dell’intervento. 

Successivamente alla notifica del provvedimento restrittivo, il presunto colpevole è stato condotto al carcere cittadino. Sarà lì che rimarrà il presunto killer fino a nuova disposizione del Gip. L’interrogatorio di garanzia si terrà durante i prossimi giorni. Continuano le indagini da parte degli inquirenti per scoprire chi possa aver aiutato il presunto killer a nascondersi per questi mesi. Pasquale Megna è anche sospettato di aver pianificato, insieme ad un suo cugino 31enne, l’omicidio di un affiliato alla cosca ‘ndranghetista dei Loielo.

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