Catania, infermiere arrestato per duplice omicidio 

Catania, infermiere arrestato per duplice omicidio 

Arrestato un infermiere di Catania, accusato di aver somministrato ingenti quantità di farmaci a due pazienti, provocandone la morte.

Il fatto è accaduto a Catania: un infermiere è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio. Avrebbe somministrato alle vittime dosi massicce di diazepam e midazolam. Le vittime erano due pazienti ricoverate nell’ospedale in cui lavorava l’uomo. Il suo nome è Vincenzo Villani Conti, 50enne catanese.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo somministrava ai suoi pazienti importanti dosi di medicinali senza motivo. I farmaci somministrati erano controindicati per la patologia dei pazienti che li hanno ricevuti. 

L’infermiere di Catania, un uomo di cinquanta anni, dovrà adesso rispondere alle accuse di omicidio colposo. Il tribunale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dopo la richiesta della procura della Repubblica. Sui due copri senza vita dei pazienti, le analisi hanno dimostrato la presenza di “tracce significative” di farmaci non necessari.

Secondo quanto stabilito dal gip, le ricostruzioni degli investigatori della squadra mobile e gli inquirenti della Procura di Catania sarebbero confermate: l’infermiere è ritenuto responsabile a pieno titolo della morte dei due pazienti.  

Le dichiarazioni della Procura

Secondo l’accusa, il 50enne ha somministrato le cure farmacologiche “con modalità estranee a esigenze terapeutiche”. Stando a quanto emerso dagli accertamenti tecnici e tossicologici, predisposti dalla Procura, “Sia nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente (…) determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”. 

Adesso l’uomo dovrà rispondere alle accuse di omicidio colposo. Nel frattempo le indagini continuano, per cerca di capire quali siano le motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere un gesto del genere. Resta inoltre da chiarire se si tratti di un caso isolato o se si sia verificata altre volte una situazione del genere.

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