Smantellata rete di spacciatori, la cellula operativa si trovava a Catania e nel Centro di Accoglienza di Mineo. Si riaccende la polemica sui Cara italiani.
Le forze dell’ordine hanno smantellato una cellula di spacciatori che smerciava cocaina e marijuana in tutta Italia e che aveva nel Cara di Mineo (Catania) la sua cellula operativa. Gli uomini della Polizia hanno eseguito diciannove mandati di arresto.
Cara di Mineo, smantellata banda di spacciatori che agiva in tutta Italia
Stando alle indagini degli inquirenti, la rete si occupava di vendere droga in diverse città d’Italia ma aveva la propria ‘base operativa’ nel Centro di Accoglienza per richiedenti asilo di Mineo (Catania).
I reati contestati sono quelli di associazione mafiosa, traffico illecito di sostanze stupefacenti e violenza sessuale aggravata. Le indagini degli inquirenti hanno portato alla luce una vera e propria associazione criminale che agiva secondo il modello della criminalità organizzata e che era riuscita a mettere in piedi un traffico illecito di diverse migliaia di euro.
Polemiche sui Centri di Accoglienza
La notizia degli arresti tra Catania e il Cara di Mineo hanno riacceso le polemiche sui Centri di Accoglienza a pochi giorni dall’inizio dello sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto, accolto dalle critiche di parte dell’opinione pubblica.
Mentre gli abitanti di Castelnuovo, insieme con il sindaco, si stanno mobilitando per ospitare alcuni dei migranti altrimenti costretti a lasciare il Comune, i sostenitori di Matteo Salvini sottolineano come in molti casi nei Centri di Accoglienza si annidino gruppi criminali. Da qui la decisione di chiudere i Cara più grandi, difficili da controllare anche a livello amministrativo oltre che legale.
Cara di Mineo, Matteo Salvini: “Entro il 2019 lo chiudiamo”
Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini, ospite a Rtl 102.5: “E’ mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti“.
