Corruzione al Comune di Foggia, tre arresti

Corruzione al Comune di Foggia, tre arresti

Tre persone arrestate per corruzione a Foggia. Tra i fermati anche l’ex presidente del Consiglio comunale che sparò dal balcone a Capodanno.

FOGGIA – Tre persone arrestate a Foggia per corruzione. In manette sono finiti due politici e un imprenditore con l’accusa di tentata induzione indebita e peculato. Tra i fermati anche l’ex presidente del Consiglio comunale, conosciuto in tutta Italia per aver sparato dal balcone durante la notte di Capodanno. Per lui la Procura ha deciso una detenzione in carcere.

Domiciliari, invece, per l’altro esponente di Centrodestra, mentre per l’imprenditore si è deciso per l’obbligo di firma. Le indagini sono ancora in corso e nelle prossime settimane ci potrebbero essere importanti novità.

L’indagine

L’indagine è iniziata nei mesi scorsi e si è concentrata su un presunto atto contrario ai doveri d’ufficio da parte di Iaccarino in cambio di denaro. L’imprenditore, invece, è finito nel mirino degli inquirenti per una liquidazione di una somma di denaro.

Gli approfondimenti della Squadra Mobile ha portato anche alla scoperta di un tentativo da parte dei due consiglieri di indurre un imprenditore a versare una somma di circa 20mila euro per avere il via libera ad una delibera comunale che riguardava la sua azienda.

Polizia

Il sindaco Landella: “Ci costituiremo parte lesa in un eventuale processo”

La vicenda è stata commentata anche dal sindaco Landella. “Siamo parte offesa – ha voluto sottolineare il primo cittadino, riportato da La Repubblicae ci costituiremo parte lesa in un eventuale processo […]. Dobbiamo difendere l’immagine di questa città e l’amministrazione comunale è ignara a tutte le vicende […]“.

Non dobbiamo confondere i reati di corruzione e peculato con i reati di infiltrazioni mafiosa, sono due cose distinte e separate. Se qualcuno sa, collabori con gli inquirenti, noi abbiamo messo a disposizione dei sistemi informatici attraverso i quali anche in forma anonima segnalare eventi o episodi riconducibili a soggetti politici o amministratori o funzionari […]“.