Il cestista, sotto contratto con gli Houston Rockets, potrebbe presto anche essere escluso dalla lega di pallacanestro americana.
Un gesto che può rovinare una carriera, anche se, nel caso di Kevin Porter Jr., erano noti a tutti da tempo i comportamenti che avrebbero contribuito a preannunciarlo. Questa mattina la vita della guardia degli Houston Rockets è forse cambiata per sempre: è cominciato tutto con una telefonata che al 911 è apparsa come un grido d’aiuto. Dall’altra parte della cornetta c’erano i gestori del Millenium Hotel di New York dove una ragazza di 26 anni, che molte fonti hanno identificato come la fidanzata di Porter Jr., era stata aggredita da qualcuno.
Lei, di nome Kysre Gondrezick ed ex giocatrice della WNBA, avrebbe chiuso fuori dalla sua camera il cestita, rientrato tardissimo a “casa”. Lui, stella dell’NBA con un contratto da oltre 82 milioni di dollari, si sarebbe fatto aprire la porta da un impiegato dell’hotel e l’avrebbe aggredita violentemente: Porter Jr. avrebbe stretto le mani intorno al suo collo e le avrebbe causato tagli ed almeno una frattura, tanto da mandarla in ospedale.
L’intervento degli agenti
A questo punto sarebbe intervenuta la polizia di New York che ha ammanettato il giocatore dei Rockets. Ora è partita anche un’investigazione privata da parte della NBA che, indipendentemente dal suo grado di colpevolezza in questa faccenda, potrebbe escludere Porter Jr. dalla lega.
Come affermato in precedenza, i problemi disciplinari dell’attuale guardia dei Rockets erano emersi a Cleveland – squadra che per prima lo aveva preso al draft nel 2019 – e a Houston. Numerose, infatti, le liti in spogliatoio e le sospensioni causate da una gestione quasi assente della rabbia. Forse, però, questa volta ha davvero superato il limite.