Arrigo Sacchi, buon compleanno all’ex allenatore di Milan e Nazionale

Arrigo Sacchi, buon compleanno all’ex allenatore di Milan e Nazionale

Il Profeta di Fusignano è nato l’1 aprile 1946. Il Milan di Arrigo Sacchi è considerato il migliore della storia a livello di club. Vice-campione a Usa ’94.

World Soccer ha definito il Milan di Arrigo Sacchi la migliore squadra di club di ogni epoca, quarta in assoluto considerando le formazioni nazionali. Basta questo per ricordare la carriera di allenatore del Profeta di Fusignano.

Dalle prime esperienze al Parma

Arrigo Sacchi nasce l’1 aprile 1946 in Romagna. Dopo aver giocato a livello dilettantistico, intraprende la carriera di allenatore molto giovane, alla guida Fusignano. Seguono le esperienze con Alfonsine e Bellaria. Nel 1982 conquista con la squadra giovanile del Cesena lo scudetto Primavera.  Successivamente Sacchi viene chiamato da Dino Cappelli, presidente del Rimini, per guidare la squadra in Serie C1. Dopo un anno va ad allenare le giovanili della Fiorentina: Italo Allodi lo manda ad allenare il Parma (appena retrocesso in Serie C1), per fare qualche anno di esperienza prima di affidargli la squadra gigliata. Sacchi riporta subito i ducali in Serie B e nella stagione 1986-87 sale alla ribalta delle cronache quando elimina dalla Coppa Italia il Milan vincendo a San Siro.

https://it.wikipedia.org/wiki/Arrigo_Sacchi#/media/File:Italia_vs_Ucraina_-_1995_-_Bari_-_Arrigo_Sacchi.jpg

Arrigo Sacchi approda al Milan

Il gioco dei ducali impressiona Silvio Berlusconi al punto che il Cavaliere porta Arrigo Sacchi in rossonero, allestendogli una squadra formidabile. Pressing, zona e fuorigioco, rigorosamente 4-4-2: questi gli assiomi del tecnico.
Quattro stagioni nelle quali Baresi e compagni riscrivono la storia del calcio, vincendo uno scudetto, una supercoppa italiana, due coppe dei campioni, due supercoppe europee e due coppe intercontinentali.

Argento a Usa ’94 con la Nazionale

Terminata l’esperienza al Milan, nel 1991 Arrigo Sacchi accetta la proposta della Figc di guidare la Nazionale azzurra. Ai Mondiali del 1994, trascinata da Roberto Baggio, l’Italia arriva a un soffio dalla vittoria del titolo iridato, cedendo al Brasile solo ai calci di rigore.