Arriva la clamorosa decisione di Bosch
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Direttore: Alessandro Plateroti

Arriva la clamorosa decisione di Bosch

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Bosch ridurrà 5.550 posti di lavoro, con tagli significativi in Germania. Ecco tutti i dettagli del piano e le reazioni sindacali.

La Bosch, leader mondiale nella fornitura di componenti per il settore automobilistico, ha annunciato un massiccio piano di riduzione del personale che coinvolgerà 5.550 lavoratori. La maggior parte di questi tagli avverrà in Germania, con conseguenze significative per la forza lavoro locale. Questa decisione si colloca in un momento difficile per l’industria automotive tedesca, già colpita da una contrazione della domanda e da sfide strutturali.

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Bosch: riduzione dei posti di lavoro nella divisione Adas

Un’importante parte dei licenziamenti, pari a 3.500 unità, interesserà la divisione “Cross-Domain Computer Solutions”, responsabile dello sviluppo di sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas) e tecnologie per la guida autonoma. La decisione è stata attribuita al calo della domanda per queste soluzioni tecnologiche, che ha costretto Bosch a rivedere i propri investimenti e a ridimensionare l’organico. I tagli saranno effettuati gradualmente fino alla fine del 2027, con circa la metà del personale coinvolto operante in stabilimenti tedeschi.

Questa mossa riflette una tendenza generale nel settore: l’automotive sta attraversando una fase di transizione verso l’elettrificazione e la digitalizzazione, ma l’adozione di massa di tecnologie come gli Adas non sta procedendo con la velocità prevista.

Altri stabilimenti colpiti e reazioni sindacali

Ulteriori 750 posti di lavoro saranno eliminati nella fabbrica di Hildesheim, dove 600 licenziamenti sono programmati entro il 2026 e i restanti 150 entro il 2032. Altri 1.300 posti saranno tagliati in un impianto nei pressi di Stoccarda, con riduzioni che si protrarranno dal 2027 al 2030.

Il piano di Bosch ha scatenato una forte opposizione da parte dei rappresentanti sindacali. Frank Sell, del consiglio di fabbrica, ha dichiarato che ci sarà una “resistenza a tutti i livelli” contro questi piani, sottolineando l’impatto devastante per i lavoratori e per le comunità locali. Anche il sindacato IG Metall ha espresso preoccupazione per il futuro dell’occupazione nel settore, già sotto pressione per le trasformazioni in corso. Come riportato da quattroruote.it

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2024 17:40

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