Novità: arriva il primo vaccino contro la Chikungunya
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Direttore: Alessandro Plateroti

Novità: arriva il primo vaccino contro la Chikungunya

Una zanzara

L’EMA approva Ixchiq: si tratta del primo vaccino contro la Chikungunya per gli adulti. Ecco chi può vaccinarsi.

L’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha recentemente dato il via libera per l’immissione in commercio del vaccino Ixchiq, il primo vaccino al mondo contro il virus Chikungunya.

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Questo importante traguardo, come riportato da Today.it, segna un passo avanti significativo nella lotta contro le malattie trasmesse dalle zanzare infette.

Un medico fa un'iniezione ad un paziente

Vaccino contro la Chikungunya: tutto quello che c’è da sapere

Il vaccino Ixchiq, sviluppato dalla casa farmaceutica Valneva, sarà somministrato in una singola dose e sarà disponibile esclusivamente per gli adulti di età pari o superiore ai 18 anni.

Questa caratteristica lo distingue dai vaccini anti-Covid, che spesso richiedevano più dosi. La decisione del Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) rappresenta un passaggio cruciale verso l’accessibilità del vaccino per la popolazione europea.

L’approvazione del CHMP è ora indirizzata alla Commissione europea, che dovrà deliberare sull’autorizzazione finale per la commercializzazione del vaccino a livello comunitario.

Una volta concessa questa autorizzazione, ogni Stato membro dell’Unione Europea deciderà autonomamente riguardo al prezzo e al rimborso del vaccino, tenendo conto delle specifiche esigenze del proprio sistema sanitario nazionale.

Che cos’è la Chikungunya

La Chikungunya è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. I sintomi principali includono febbre e dolori articolari, che si manifestano solitamente entro 3-7 giorni dall’infezione.

Altri sintomi possono comprendere mal di testa, dolori muscolari, gonfiore articolare ed eruzioni cutanee. Sebbene la maggior parte delle persone infette guarisca entro una settimana, alcuni possono soffrire di dolori articolari persistenti per mesi.

In rari casi, si possono sviluppare complicanze gravi che possono portare all’insufficienza multiorgano, specialmente nei neonati e negli anziani.

La Chikungunya non è endemica in Europa. Infatti, i casi registrati sono principalmente legati a viaggiatori che contraggono il virus in altre parti del mondo.

Tuttavia, sono stati segnalati alcuni casi di trasmissione locale da parte di viaggiatori infetti al loro ritorno, specialmente nelle regioni meridionali del continente dove sono presenti le zanzare Aedes.

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ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2024 15:53

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