Terrificante in asilo: bimbi picchiati e rinchiusi al buio. L’orribile scoperta

Terrificante in asilo: bimbi picchiati e rinchiusi al buio. L’orribile scoperta

Botte e abusi: terribile scoperta in un asilo con due maestre che sono state scoperte ad infliggere colpi e punizioni assurde ai piccoli alunni.

Colpi e abusi terribili ai danni di piccoli studenti sono stati scoperti dalle forze dell’ordine in un asilo di Roma. I bimbi venivano picchiati con colpi a mani e fondoschiena da parte delle loro maestre. Ad incastrare le due donne sarebbero state le telecamere della struttura e le drammatiche dichiarazioni dei giovanissimi studenti.

Bimbi picchiati e rinchiusi al buio all’asilo: i fatti

Secondo quanto riportato da Leggo, sono stati scoperti abusi terribili all’interno di un asilo di Roma. Nella struttura, i bimbi venivano picchiati e rinchiusi, in certe occasioni, in una stanza al buio per punizione. A far venire a galla la vicenda, le parole delle vittime stesse che hanno raccontato di aver subito colpi alle mani. “Maestra cattiva mi dà botte”, avrebbe dichiarato uno dei piccoli. “Bua mani mie”, avrebbe affermato un altro. Da quanto si apprende, verso questi piccolissimi alunni, due maestra esercitavano violenze fisiche ma anche psicologiche con urla e rimproveri.

La condanna per le due maestre

Dal racconto di Leggo che ha citato anche Repubblica, la vicenda risalirrebbe a fatti iniziati del 2018 e avrebbe coinvolto una classe di 25 bambini tra i 19 e i 32 mesi nella quale, appunto, i piccoli venivano picchiati e insultati dalle loro insegnanti. Dopo le denunce dei genitori era stato installato dalle forze dell’orrdine un sistema di intercettazione ambientale audio-video che ha permesso di verificare, appunto, le condotte delle maestre.

Ciò che hanno mostrato le immagini ha chiarito come all’interno dell’asilo vi fosse un clima di tensione certamente incompatibile con le finalità educative e in grado di ledere l’integrità e la serenità dei bambini. Per questa ragione, le due insegnanti che si sono rese protagoniste di tali azioni sono state condannate ad un anno e quattro mesi e ad un anno e otto mesi di reclusione.

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