Una scritta molto evidente davanti alla sede della Sigifer, per la quale lavoravano i cinque operai uccisi dal treno a Brandizzo.
Il tragico incidente di Brandizzo reclama giustizia per i cinque operai che hanno perso la vita lo scorso 30 agosto. Ed è in tale ottica che va letta la scritta a caratteri cubitali, fatta con la vernice rossa nella notte davanti alla sede della Si.Gi.Fer. a Borgo Vercelli, ovvero l’azienda dove lavoravano gli uomini rimasti uccisi nel disastro ferroviario.
La scritta “Assassini” dopo incidente di Brandizzo
Sull’asfalto di via Vercelli, davanti alla sede dell’azienda per la quale lavoravano i cinque operai morti nell’incidente di Brandizzo, è apparsa, come detto, una scritta che lascia poco spazio all’immaginazione. “Assassini, basta appalti“. Accanto a tali parole, anche una stella rossa, ma nessun’altra sigla o firma che possa far risalire all’autore.
La location in cui è andato in scena tale atto, non è ovviamente casuale. Uno dei due indagati nell’inchiesta, infatti, è Andrea Girardin Gibin, capocantiere dell’azienda. L’altro è il tecnico Rfi Antonio Massa.
Chi è stato?
Da quanto si apprende da La Stampa, oltre alle parole in rosso, altre macchie di vernice sono state ritrovate davanti al cancello d’ingresso della ditta che si occupa di interventi di manutenzione per le ferrovie. Non è dato sapere, ad oggi, chi sia stato a realizzare la scritta.
Importanti, in tal senso, potrebbero essere le telecamere della videosorveglianza installate sulla rotonda della strada provinciale che puntano proprio in direzione dell’ingresso della Si.Gi.Fer..
Da notare come la settimana scorsa negli uffici della procura eporediese siano stati sentiti alcuni dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda vercellese per avere un quadro migliore di tutta la situazione e, probabilmente, anche dell’operato della stessa ditta.
Intanto questa sera, nel Duomo di Vercelli andrà in scena una veglia di preghiera convocata dall’arcivescovo Marco Arnolfo in omaggio delle cinque vittime dell’incidente.