Assassinio di Pierina Paganelli: svelate le verità sull’identikit del killer

Assassinio di Pierina Paganelli: svelate le verità sull’identikit del killer

Pierina Paganelli, le indagini: autopsia rivela l’identikit e arma del delitto, l’altezza decisiva nella ricerca del colpevole.

L’indagine sull’atroce omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne brutalmente assassinata, procede con rivelazioni significative come l’identikit. Secondo le prime conclusioni dell’autopsia, eseguita dalla dottoressa Loredana Buscemi e coordinata dal sostituto procuratore Daniele Paci, l’assassino possiede una statura notevole: almeno un metro e ottanta. Questo dato emerge come elemento chiave per gli investigatori nel giallo che ha scosso il tranquillo villaggio di San Martino.

L’importanza delle prove video nella ricerca

In parallelo, si intensifica l’analisi delle immagini di videosorveglianza. Una telecamera di una farmacia nelle vicinanze del luogo del delitto ha immortalato una figura sospetta aggirarsi intorno ai garage poco prima dell’omicidio. La squadra mobile, guidata dal vice questore Dario Virgili, sta lavorando per migliorare la qualità di queste immagini cruciali, nella speranza di identificare chiaramente il killer.

Dettagli rivelatori dall’autopsia

L’autopsia rivela dettagli ancora più inquietanti: Pierina Paganelli è stata colpita da 29 fendenti, alcuni superficiali, altri più profondi. La dottoressa Buscemi, nel suo rapporto, chiarirà quali di queste ferite sono state fatali. Gli investigatori, in attesa dei risultati definitivi dell’autopsia, hanno analizzato il luogo del crimine in cerca di indizi, costruendo un vasto inventario di prove. Tra le domande ancora senza risposta, vi sono la corporatura dell’assassino, la mano utilizzata per sferrare i colpi, e l’inclinazione degli stessi.

La relazione autoptica indica che l’assassino ha usato un coltello da cucina con una lama di 15 centimetri, mai ritrovato. La ferocia dell’attacco è evidenziata dalla durata dell’aggressione, inferiore a un minuto, come registrato dall’audio della telecamera installata nei garage.

Gli avvocati Marco e Monica Lunedei, rappresentanti legali dei figli della vittima, sottolineano l’intenso lavoro investigativo e esprimono fiducia che i nuovi sviluppi, insieme alle indagini sul luogo del delitto e ai risultati delle analisi scientifiche, possano chiarire definitivamente questa complessa vicenda. La famiglia Paganelli, profondamente colpita, attende giustizia, mentre la comunità rimane in attesa di risposte sul tragico destino di Pierina.

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