Assegno di inclusione, i pagamenti a settembre 2024: le date e gli arretrati

Assegno di inclusione, i pagamenti a settembre 2024: le date e gli arretrati

Assegno di inclusione settembre 2024: le date di accredito Inps, come verificare il saldo e cosa fare in caso di sospensione o arretrati.

A settembre 2024, l’assegno di inclusione è stato erogato in due tranche. Dal 15 settembre per i beneficiari che avevano ricevuto esito positivo ad agosto e attendevano il primo accredito.

Mentre, come riportato da Fanpage.it, dal 27 settembre per chi aveva già ricevuto il sussidio nei mesi precedenti. Ecco come verificare il saldo e cosa fare in caso di sospensione o arretrati.

Assegno di inclusione: come verificare il saldo dal portale

L’erogazione dell’Assegno di inclusioni è subordinata al mantenimento dei requisiti richiesti e alla presentazione dell’Isee aggiornato per l’anno 2024.

Chiunque riceva questo sussidio, infatti, deve prestare particolare attenzione alla documentazione richiesta, in quanto la mancanza della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) può comportare la sospensione del pagamento.

I beneficiari possono controllare l’effettivo accredito dell’assegno attraverso diversi canali. Il più immediato è l’accesso al portale SIISL con le proprie credenziali, dove è possibile verificare il saldo della Carta di Inclusione, una prepagata emessa da PostePay.

In alternativa, il saldo può essere controllato anche presso gli sportelli automatici Postamat o attraverso i servizi telefonici messi a disposizione da Poste Italiane.

Le sospensioni e il recupero degli arretrati

Nonostante le date prestabilite per l’erogazione, alcune famiglie potrebbero non vedere l’accredito dell’assegno di inclusione a settembre 2024.

Le principali cause di sospensione sono legate alla mancata presentazione dell’Isee aggiornato o alla mancata partecipazione agli appuntamenti obbligatori con i servizi sociali.

In particolare, l’assegno viene sospeso se la famiglia beneficiaria non si è presentata, senza giustificato motivo, entro 120 giorni dalla convocazione ricevuta per il primo incontro con i servizi sociali.

Per coloro che, invece, hanno risolto la situazione, presentando in ritardo la DSU o partecipando all’incontro con i servizi sociali dopo la scadenza del termine, l’Inps procederà all’erogazione delle mensilità non percepite sotto forma di arretrati.

La rielaborazione delle pratiche avviene solitamente entro il 20 del mese successivo alla risoluzione della problematica, permettendo così di recuperare i pagamenti sospesi a partire dal mese di ottobre 2024.