Perché la definizione di Non-Trasferibile? Da cosa dipende? Esiste solo questa tipologia di assegno oggi?
Cosa significa Assegno Non Trasferibile
L’assegno non trasferibile è quello che ha appunto la Clausola di non trasferibilità a persone che non siano esclusivamente il beneficiario o la beneficiara espressi a lettere nell’assegno.
La clausola blocca sostanzialmente la possibilità di girare l’assegno.
La girata era una prassi assai diffusa in passato ma con il trascorrere del tempo tale prassi è stata pian piano fatta abbandonare perché ad oggi quasi tutti gli assegni sono di tipo Non Trasferibile.
Colei o colui che possono incassare tale assegno sono quindi la o il beneficiario.
Importi massimi per assegno
L’assegno non trasferibile è sottoposto a degli importi da rispettare per legge, tali importi nel corso degli anni si sono andati riducendo a causa delle leggi relative ad un tema estremamente importante, quello dell’antiriciclaggio e anche per consentire allo Stato di vigilare meglio su tale tema per l’appunto.
Negli ultimi 10 anni i limiti sono cambiati più volte, a seguire i differenti importi e anni:
– Fino al 2008 = Limite sulla Non Trasferibilità pari a 12.500€
– Abbassamenti graduali fino al 2017
– Al 2017 = Limite sulla Non Trasferibilità pari a 1000€
La cifra a cui si è giunti crea spesso grandi malumori e problemi, basti pensare al pagamento degli stipendi ad esempio, ma non solo per questo. Anche se ad esempio si acquista da un privato cittadino un oggetto nuovo o usato che sia e mettiamo per ipotesi che il costo di tale oggetto sia di 1250€, chi acquista vorrebbe poter pagare con assegno non trasferibile, dovrà in questo caso staccarne due e in periodi differenti, specificando che si tratta di un acconto e di una seconda rata che chiude l’importo totale.
Assegno non Trasferibile la clausola è già presente nei nuovi libretti degli assegni
Ovviamente trattandosi di una Legge dello Stato tale dicitura apparirà su ogni pagina dei singoli assegni da emettere.