Assegno unico: arriva l’aumento per le famiglie

Assegno unico: arriva l’aumento per le famiglie

L’Inps ha reso noto che nel mese di febbraio l’assegno unico sarà più corposo: tra le novità anche il rinnovo automatico.

febbraio l’assegno unico sarà più corposo: lo ha annunciato l’Inps, specificando di aver già dato il via all’iter dei calcoli necessari per poter poi iniziare a breve a erogare le quote di febbraio, che saranno rivalutate. 

Secondo quanto appreso, si va verso quota 190 per la metà dei beneficiari dell’assegno unico. Si tratta nello specifico dell’applicazione di un tasso di circa 8,1% agli aumenti di importi e soglie dell’Isee. Ciò comporta per numerose famiglie un assegno unico più ricco, con importi che saranno conformi – secondo quanto stabilito per legge – all’indice di inflazione dello scorso anno. 

Gli aumenti in questione sono previsti per il 2023 grazie al decreto legislativo istitutivo della misura universale (Dlgs 230/2021) introdotto attraverso la nuova Legge di Bilancio 2023 redatta dal nuovo governo Giorgia Meloni. 

Le novità introdotte

L’Inps ha inoltre annunciato che, a partire da marzo 2023, il rinnovo sarà automatico. “Dal primo marzo del 2023 – spiega l’Inps – coloro che nel corso del periodo gennaio 2022-febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico e universale per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps, senza l’onere di presentare una nuova domanda.”

E continua: “Potranno, invece, presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno Unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una istanza che non è stata accolta o non è più attiva. Una misura di semplificazione per l’utenza, realizzata anche grazie ai fondi garantiti dal Pnrr, che punta a valorizzare le banche dati dell’Istituto per rendere alla cittadinanza un servizio innovativo: i dati dell’istanza, infatti, saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che procederà a liquidare la prestazione in continuità.”

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