L’Assemblea nazionale del Partito democratico si è riunita a Roma per ratificare la nomina di Nicola Zingaretti come segretario del partito e per eleggere il nuovo presidente del Pd.
Inizia ufficialmente dall’hotel Ergife di Roma l’avventura di Nicola Zingaretti come segretario del Partito democratico. Dopo i risultati delle primarie, il governatore del Lazio assume ufficialmente il suo nuovo incarico in seguito alla ratifica da parte di circa mille delegati provenienti da tutta Italia.
Assemblea Nazionale del Pd, la relazione di Nicola Zingaretti
In occasione della sua relazione di fronte all’Assemblea Nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti ha rilanciato il partito invitando i compagni e i colleghi a unire le forze lasciandosi alle spalle le divisioni interne.
“A questo punto dobbiamo muoverci e metterci in cammino, tutto quello che succede intorno a noi ce lo dice […]. Il Pd non è per nulla spezzato e sconfitto”.
“Sono sicuro che troveremo il modo di arginare la destra e i sovranisti già alle elezioni europee. Per questo rilancio da segretario una parola d’ordine semplice ma che dà l’idea: da Tsipras a Macron”
Assemblea Nazionale del Pd, la prima prova per Nicola Zingaretti
In occasione dell’assemblea nazionale del Pd si votano anche il presidente del partito, il tesoriere e la nuova direzione del partito. Si tratta della prima prova da superare per il neo-segretario Nicola Zingaretti, che dal risultato dei suoi colleghi e compagni di partito potrà fare un primo bilancio sugli effettivi consensi di cui gode.
Zingaretti ha superato l’esame Gentiloni a pieni voti, con l’ex premier che ha ottenuto la carica di presidente del partito con una maggioranza schiacciante.
A favore e contro Paolo Gentiloni presidente del Partito democratico: il Pd si divide
Per la carica di presidente infatti il nodo era stato sciolto in anticipo da Nicola Zingaretti, che aveva affidato in via ufficiosa l’incarico a Paolo Gentiloni, candidatura accolta di buon grado anche dall’ala renziana del Partito democratico.
“Non faccio parte di nessuna corrente, ho votato convintamente Giachetti e rispetto la sua decisione, ma il mio voto rispetta anche il lavoro fatto insieme“, ha dichiarato Maria Elena Boschi facendo sapere che avrebbe votato proprio Gentiloni come presidente del partito.
Pro-Gentiloni anche Carlo Calenda: “Gentiloni è la personalità più autorevole del centrosinistra, non ho capito cosa vogliamo di più come presidente del Pd. Lui e Zingaretti possono rappresentare un campo largo, il mio auspicio è che da questa assemblea esca un Pd unito“.
Decisamente contrario invece Roberto Giachetti: “Non votare Gentiloni presidente non è un atto ostile, è la libera dialettica di un partito. Gentiloni, che è come un fratello per me, non è stato terzo nella campagna per le primarie, ha appoggiato Zingaretti, se fosse stato ‘terzo’ non avrei avuto problemi a votarlo. Ma ciò non vuol dire che bombarderemo la nuova dirigenza“.