Assenteismo, sessanta avvisi di garanzia all’ospedale Cardarelli di Napoli. I furbetti del cartellino lasciavano l’ospedale dopo aver passato il badge aziendale.
Napoli, sessanta avvisi di garanzia all’ospedale Cardarelli. L’operazione rientra nella lotta ai furbetti del cartellino che fingevano di recarsi a lavoro. Si tratta di assenteisti seriali che avevano messo in piedi un vero e proprio sistema per provare a nascondere la propria assenza sul posto di lavoro.
Sessanta avvisi di garanzia all’ospedale Cardarelli di Napoli
Al termine delle indagini le autorità hanno provveduto con la consegna di sessanta avvisi di garanzie ad altrettante persone finite nel registro degli indagati. Gli investigatori hanno proceduto con l’analisi dei sistemi e il controllo delle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate nella struttura e in prossimità dell’ospedale.

Le indagini degli inquirenti
L’inchiesta si dirama in due filoni di inchiesta: il primo vede indagati nove centralinisti, il secondo cinquantaquattro impiegati. Le accuse sono di truffa e violazione della legge Brunetta. Prosegue l’impegno del governo contro i furbetti del cartellino. Il Ministero ha deciso di dare una stretta decisiva al fenomeno che interessa anche la pubblica amministrazione, per la quale è stato proposto l’introduzione del sistema per il riconoscimento delle impronte digitali.
Il fenomeno dell’assenteismo al Cardarelli di Napoli
Secondo le ipotesi investigative, i sessanta, dopo aver certificato la propria presenza passando il badge, lasciavano indisturbati il Cardarelli per dedicarsi ad altre attività in molti casi tutt’altro che urgenti. In alcuni casi a passare i cartellini dei dipendenti assenti era un ragazzo minorenne. Semplicemente non lavoravano, creando non pochi disagi all’intera struttura oltre che ovviamente ai pazienti.