AstraZeneca ritira il vaccino per il Covid in Europa: la pesante scelta

AstraZeneca ritira il vaccino per il Covid in Europa: la pesante scelta

Le ragioni dietro la decisione di AstraZeneca di ritirare il vaccino anti-Covid Vaxzevria dall’Unione Europea.

AstraZeneca ha annunciato il ritiro del vaccino anti-Covid Vaxzevria dal mercato europeo. Questa decisione segue la constatazione di una domanda sempre più ridotta, aggravata dalla disponibilità di vaccini alternativi più efficaci contro le nuove varianti del virus. L’azienda anglo-svedese, in una dichiarazione all’Adnkronos Salute, ha precisato che, non prevedendo un incremento futuro della domanda, ha optato per questa mossa strategica all’interno dell’Unione Europea.

Vaccino Covid AstraZeneca

Il contesto della decisione di AstraZeneca

L’autorizzazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria sarà ritirata e il processo è già ufficialmente iniziato con la Commissione europea,” ha dichiarato Marco Cavaleri, responsabile Rischi sanitari e Strategie vaccinali presso l’Ema, come riportato dall’Adnkronos Salute. Questo movimento è coerente con l’attesa di un ritiro dei vaccini non più utilizzati, segnalando un cambio di strategia nell’approccio alla vaccinazione.

L’Ema ha sottolineato l’importanza di aggiornare i vaccini in risposta alla rapida evoluzione del virus, che ha accumulato molteplici mutazioni. “Ci aspettiamo che tutti i vaccini monovalenti con ceppo originale tipo Wuhan vengano ritirati,” conferma Cavaleri nel documento diffuso dall’Adnkronos Salute, indicando una strategia mirata a concentrarsi su vaccini che riflettano le varianti più recenti e dominanti.

Il documento dell’Ema del 16 febbraio sottolinea che, simile ai vaccini antinfluenzali, i vaccini Covid devono essere regolarmente aggiornati per indirizzare efficacemente le varianti attualmente in circolazione e mantenere alta l’efficacia della risposta immunitaria.

Implicazioni della decisione e sicurezza del vaccino

Il ritiro di Vaxzevria segna un punto di svolta nella gestione delle scorte vaccinali. AstraZeneca e le autorità sanitarie stanno lavorando insieme per sfoltire il numero dei vaccini in circolazione, preferendo quelli che sono regolarmente aggiornati. Questa strategia aiuta a massimizzare l’efficacia della vaccinazione pubblica e a rispondere meglio alle sfide poste dalle nuove varianti del virus.

Recentemente, come riportato dal ‘Telegraph’ e dall’Adnkronos Salute, AstraZeneca ha ammesso che il vaccino può causare, in casi estremamente rari, la sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Questa rivelazione emerge in un contesto di causa legale nel Regno Unito, dove si discute del nesso causale di Tts con il vaccino. Nonostante ciò, l’Organizzazione mondiale della sanità assicura che i benefici della vaccinazione superano i rischi, posizione condivisa globalmente dalle agenzie regolatorie.