AstraZeneca e trombosi, i rischi della seconda dose

AstraZeneca e trombosi, i rischi della seconda dose

Il Cts valuta lo stop alla somministrazione di AstraZeneca ai soggetti più giovani. Cosa deve fare chi ha già ricevuto la prima dose del vaccino?

Alla luce dei casi di trombosi e delle discussioni su AstraZeneca, in Italia la campagna di vaccinazione di appresta a vivere un nuovo cambiamento. Il vaccino dovrebbe essere somministrato solo ai soggetti over 60, ma nel frattempo tanti giovani hanno ricevuto la prima dose del vaccino e con ogni probabilità dovranno fare anche la seconda, a meno che non venga approvato ed autorizzato il mix. Ma ci sono rischi legati alla trombosi con la seconda dose di AstraZeneca?

I dubbi su AstraZeneca e i casi di trombosi

I recenti casi di cronaca e la drammatica morta di Camilla, la ragazza di 18 anni che si era vaccinata nel corso di un Open Day, hanno spinto le autorità sanitarie italiane a procedere con una riflessione sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca. La linea sembra evidente: somministrazione del vaccino solo agli over 60. In questo modo i giovani sarebbero esclusi dalla somministrazione del vaccino a vettore virale.

Vaccino Covid AstraZeneca

Cosa deve fare chi ha ricevuto la prima dose del vaccino?

Il problema principale è legato al fatto che molti giovani hanno già fatto la prima dose con AstraZeneca. Cosa succede con la seconda dose? Al momento il mix di vaccini non è autorizzato ufficialmente, quindi sembra essere l’ipotesi più remota. Con ogni probabilità chi ha fatto la prima dose senza effetti collaterali gravi può procedere con la somministrazione della seconda dose dello stesso vaccino.

Vaccino Covid

AstraZeneca, i rischi di trombosi legati alla somministrazione della seconda dose

I rischi dovrebbero essere limitatissimi, almeno per quanto riguarda i soggetti che non hanno avuto problemi in seguito alla prima somministrazione. I dati al momento ci dicono che dopo le seconde dosi non sono stati registrati eventi avversi gravi. Ovviamente la raccomandazione è quella a monitorare costantemente le proprie condizioni per potersi rivolgere prontamente al medico in caso di necessità.

Vaccino coronavirus

I sintomi da segnalare al medico

I sintomi possono presentarsi da cinque giorni a tre settimane dopo la somministrazione del vaccino. Quelli da segnalare al medico e da trattare con la massima attenzione sono:

gonfiore agli arti

dolore addominale

mal di testa forte e persistente

visione offuscata

problemi respiratori e affanno

macchie rosse o lividi in zone del corpo diverse da quella della vaccinazione.