Il nuovo Milan di Capello si lancia alla conquista dello Scudetto. Dopo le prime quattro gare (due vittorie e due pareggi), i rossoneri battono l’Atalanta in trasferta e iniziano un lunga striscia vincente.
Dopo l’epopea sacchiana, il Milan passa nelle mani di Fabio Capello, dirigente Fininvest voluto fortemente dal patron Berlusconi sulla panchina dei rossoneri. L’ex giocatore della Nazionale aveva avuto una breve esperienza, sostituendo Liedholm sul finire della stagione 1986/87. La rosa del Diavolo è fortissima ma necessita di nuovi stimoli: sul mercato, infatti, si registrano solo alcuni movimenti per integrare il parco giocatori. Del resto, dopo i fatti di Marsiglia, il Milan può e deve concentrarsi principalmente sul campionato.
L’inizio della stagione 1991/92
Fin dalle primissime uscite, Capello fa capire di puntare ancora una volta su una fase difensiva a prova di bomba, grazie a interpreti di livello mondiale. In porta, dopo gli anni di Galli e Pazzagli, ecco l’esordiente Sebastiano Rossi. Le prime due gare di campionato vedono il Milan vincere con il risultato di 1 a 0. Poi, alla terza giornata, ecco lo scontro in casa della Juventus: i bianconeri vanno avanti ma i rossoneri agguantano il pareggio a tempo scaduto grazie a un’autorete. Contro la Fiorentina, ancora un pareggio (1-1). La 5/a viene rinviata per impraticabilità di campo.
Bergamo espugnata
Nel match successivo, il Milan si presenta in casa dell’Atalanta. Gara non semplice contro gli uomini di Giorgi fissata per domenica 6 ottobre 1991. Pronti, via e i rossoneri mettono subito le cose in chiaro: Nicchi vede un fallo di mano e assegna il rigore che Van Basten trasforma con freddezza. Il Milan gioca a livelli impressionanti e trova anche il raddoppio con Gullit di testa ma questa volta l’arbitro annulla per un fallo inesistente. A inizio ripresa, il 2 a 0 arriva comunque e è frutto di un gran destro di Albertini che calcia dal vertice dell’area di rigore. L’Atalanta avrebbe la possibilità di accorciare e riaprire la gara ma Sebastiano Rossi abbassa la saracinesca sul tiro di Bianchezi dal dischetto. Dopo questa gara, il Milan inanella una serie di cinque vittorie consecutive, prendendo la testa della classifica.