Numerosi studenti fra i manifestanti contro il disastro ferroviario: dalla piazza il corteo si è spostato verso l’università.
Dopo la strage del disastro ferroviario sulla tratta Atene-Salonicco, a Larissa, che ha provocato la morte di 57 persone, nelle ultime settimane si sono accesi gli scontri tra i manifestanti e la polizia di Atene. Oltre 7.500 persone sono scese nelle piazze dando vita ad un caos indomabile, tra gas lacrimogeni e cassonetti incendiati. Le forze dell’ordine tentano di far cessare la protesta attraverso granate stordenti.
La protesta
Il corteo, iniziato in piazza e scagliato contro il governo, si è ridotto spostandosi in parte verso l’università, inseguiti dalla polizia. I manifestanti erano guidati dalle diverse sigle politiche e sindacali. Sono state circa 40.000 le persone che hanno partecipato alla manifestazione, mentre altre migliaia hanno invaso il centro di Salonicco.
La mobilitazione è stata organizzata da sindacati, partiti e movimenti della sinistra. Numerosi anche gli studenti che sono scesi in piazza, dal momento che la maggior parte delle 57 vittime del disastro ferroviario erano universitari.
L’incidente è stato attribuito alla negligenza di un errore umano: tra i cartelli che sventolavano sulla folla, uno diceva “Abbasso i governi assassini”. Lo sciopero ha paralizzato tutti i trasporti del Paese, compresi i collegamenti con le isole.