Il conflitto in Gaza e Cisgiordania si intensifica: oltre 20 morti in seguito agli attacchi israeliani, come stanno le cose per Israele.
Nelle ultime ore, la situazione di tensione in Medio Oriente ha subito una drammatica escalation tra Israele e Hamas. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 16 persone sono morte a seguito dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza.
Tragedia nella Striscia di Gaza
Fonti locali affermano che 12 civili hanno perso la vita e altri 50 sono rimasti feriti in un attacco contro un appartamento a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Ulteriori quattro vittime sono state segnalate in seguito a bombardamenti su una scuola dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, nel campo di Maghazi.
In Cisgiordania, un attacco aereo israeliano a Jenin ha provocato la morte di sei persone, come confermato dal Ministero della Sanità palestinese. Le Forze di difesa israeliane sostengono che le vittime fossero parte di un gruppo armato palestinese. Durante gli scontri, quattro agenti della polizia di frontiera israeliana sono rimasti feriti, due dei quali in gravi condizioni.
Uccisione di un agente israeliano
Una agente della Guardia di frontiera israeliana, gravemente ferita a Jenin, è deceduta in ospedale. La sua morte eleva a 60 il numero degli agenti di polizia e della Guardia di frontiera uccisi in zone adiacenti alla Striscia di Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme est dal 7 ottobre.
Raid israeliani hanno colpito anche altre città cisgiordane, tra cui Hebron, Qalqilya e Gerico. In un contesto simile, un cittadino israeliano di origine araba è stato ucciso vicino all’insediamento di Ofra, in Cisgiordania.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato l’uccisione di Ismail Siraj e Ahmed Wahaba, comandanti di Hamas, ritenuti responsabili di massacri, compreso quello al kibbutz di Beeri. L’Idf ha inoltre dichiarato di aver smantellato la rete militare di Hamas nel nord della Striscia di Gaza.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, durante la sua missione nella regione, ha sottolineato la necessità di impedire l’espansione del conflitto. Promuovendo una pace duratura che garantisca la sicurezza di Israele e la creazione di uno Stato palestinese. Anche il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha espresso preoccupazione per il coinvolgimento del Libano in un conflitto regionale, enfatizzando la necessità di evitare una escalation.
L’Unrwa ha riportato che quasi il 90% dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono stati sfollati, affrontando gravi carenze di cibo, acqua, forniture mediche e carburante. Medici Senza Frontiere ha dovuto evacuare il personale dall’ospedale Al-Aqsa a causa dei combattimenti. La situazione attuale è estremamente grave, con un crescente numero di vittime e feriti.