Attacco a Nizza, Lamorgese: “Basta con le polemiche”. Poi la risposta a Salvini: “Con i decreti Sicurezza più insicurezza”

Attacco a Nizza, Lamorgese: “Basta con le polemiche”. Poi la risposta a Salvini: “Con i decreti Sicurezza più insicurezza”

Attacco a Nizza, la conferenza stampa di Luciana Lamorgese: “Il soggetto non era stato segnalato”.

La ministra Luciana Lamorgese ha parlato della vicenda di Nizza e ha risposto alle polemiche legate al fatto che il killer di Nizza è arrivato in Europa con uno sbarco autonomo avvenuto a Lampedusa.

Attacco a Nizza, Lamorgese: “Il tunisino non era stato segnalato dalle autorità tunisine”

Il tunisino che ha assassinato tre persone a Nizza non era stato segnalato né dalle autorità tunisine né dall’intelligence. Il tunisino è entrato a Lampedusa tramite uno sbarco autonomo lo scorso 20 settembre. Il 9 ottobre è stato destinatario di un ordine di respingimento.

In passato casi analoghi si sono verificati, e io mi chiedo come mai le forze di opposizione, che oggi si sono scusate con la Francia, non hanno ritenuto di scusarsi di fronte ad altri casi gravi. Parlo degli attentati alla metropolitana di Londra, London Bridge, l’attentato a La Rambla. Questo forse è il momento di fermarci con le polemiche, essere vicini al popolo francese e ad altri popoli europei”, ha dichiarato la ministra Lamorgese in conferenza stampa.

Luciana Lamorgese

Lamorgese contro Salvini: “I decreti Sicurezza hanno creato insicurezza”

La numero uno del Viminale ha risposto anche alle accuse di Matteo Salvini, secondo cui la stessa Lamorgese e il premier Conte avrebbero la responsabilità morale di quanto accaduto a Nizza.

Responsabilità non ce n’è da parte nostra, Ho sentito che s parla dei decreti sicurezza, ma voglio dire che i decreti Sicurezza hanno creato insicurezza. Ventimila persone sono dovute uscire dall’accoglienza da un giorno all’altro […]. Noi abbiamo fatto in modo che rimanessero sotto i radar delle forze di polizia”.

Gli sbarchi anche nell’anno precedente, quelli autonomi, sono stati novemila circa. Non dimentichiamo che siamo davanti a una grande crisi, la crisi economica della Tunisia, che rende tutto più complicato”.

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