Siria – Attacco americano su tre obiettivi strategici siriani. Francia e Gran Bretagna al fianco di Trump.
SIRIA – Sarebbero circa cento i missili lanciati dagli Stati Uniti con la Francia e la Gran Bretagna sul territorio siriano nel corso dell’attacco contro il regime di Assad.
Attacco in Siria: America, Francia e Gb devono rispondere dell’accaduto
Al momento la cosa certa è la pioggia di fuoco che è caduta sulla Siria: restano ancora da chiarire le modalità del coordinamento dell’azione così come resta da capire se il Cremlino sia stato preventivamente allertato dalla coalizione occidentale.
Le contraddizioni all’interno della stessa coalizione sono evidenti e i responsabili dovranno presto risponderne per provare a fare luce su quello che di fatto è il primo attacco contro uno stato direttamente legato alla Russia dai tempi della Guerra Fredda.
Donald Trump ha annunciato la sue decisione di attaccare la Siria con un discorso in diretta tv in cui si è descritto come difensore della popolazione contro i ripetuti crimini di Bashar al Assad, reo, secondo l’America, di aver avvelenato la popolazione di Duma con un attacco chimico.
Attacco in Siria: colpiti tre obiettivi strategici
I primi missili sono partiti proprio durante il discorso del presidente statunitense che non ha fatto in tempo a finire il proprio appello che già ha trovato sulla scrivania i primi rapporti dell’operazione congiunta.
L’operazione, durata poco più di un’ora, ha colpito tre obiettivi strategici legati alla produzione o allo stoccaggio di armi chimiche: un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito a ovest della città di Homs e un importante posto di comando situato nei pressi del secondo obiettivo.
I missili sono stati lanciati da alcuni bombardieri e da almeno una delle navi militari americane nel Mar Rosso. In azione anche fregate e caccia francesi e britannici.
Di seguito un video sulla crisi siriana:
