"Attacco entro il 2030": allarme nella Nato
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Attacco entro il 2030”: allarme nella Nato, il rapporto dell’intelligence

Nave da guerra

Un rapporto dell’intelligence tedesca lancia l’allarme: la Russia potrebbe essere pronta a un conflitto contro la NATO entro il 2030.

Negli ultimi mesi, l’Europa ha visto intensificarsi una serie di preoccupazioni geopolitiche che sembrano riportare il continente a un clima di Guerra Fredda, questo la NATO lo sa. Mentre il conflitto in Ucraina continua a occupare l’attenzione dei governi occidentali, diversi segnali provenienti dall’Est suggeriscono che questo potrebbe non essere l’unico scenario di scontro futuro.

bandiera NATO
bandiera NATO

Crescente tensione sul fronte orientale

La Germania, in particolare, ha adottato un approccio sempre più attento all’analisi della situazione, attraverso una cooperazione rafforzata tra il suo servizio segreto estero (BND) e le forze armate (Bundeswehr). L’obiettivo è monitorare possibili sviluppi di una minaccia più ampia, che potrebbe estendersi oltre i confini dell’Ucraina.

In questo contesto, le valutazioni strategiche si fanno sempre più complesse. A livello internazionale, la NATO osserva con crescente allarme i cambiamenti nei bilanci militari russi, la riorganizzazione delle truppe e l’espansione dell’apparato bellico di Mosca, che non si limitano più alle dinamiche del conflitto attuale.

La Russia si prepara per un potenziale grande conflitto

Tra le righe dei documenti ufficiali e delle dichiarazioni dei vertici della sicurezza tedesca si intravede un messaggio chiaro ma inquietante: la Russia starebbe potenziando le proprie capacità per sostenere un conflitto su larga scala entro la fine del decennio. Secondo Bruno Kahl, direttore del BND, l’eventualità di un’azione militare contro la NATO non può più essere esclusa a priori.

“Attacco entro il 2030”: è questa l’ipotesi lanciata dal recente rapporto congiunto tra i servizi segreti e le forze armate tedesche. La proiezione si basa su dati concreti, tra cui l’aumento delle spese militari russe, la produzione di munizioni e l’ampliamento del contingente di soldati. A preoccupare maggiormente è il fatto che, una volta concluso il conflitto in Ucraina, la Russia potrebbe reindirizzare tutte le sue risorse contro obiettivi NATO.

La NATO, dunque, potrebbe trovarsi presto a dover verificare la solidità dell’articolo 5 del suo trattato, quello che sancisce la difesa collettiva in caso di attacco a uno Stato membro. Per ora, la minaccia rimane sul piano teorico, ma i segnali raccolti dagli 007 tedeschi indicano che Mosca potrebbe testare la prontezza dell’Alleanza prima del 2030.

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ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2025 12:46

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