Nuova Zelanda, attentati in due moschee. Killer fa gesto dei suprematisti bianchi in Tribunale

Nuova Zelanda, attentati in due moschee. Killer fa gesto dei suprematisti bianchi in Tribunale

Due attentati coordinati in due moschee hanno scosso la Nuova Zelanda. Le autorità: È terrorismo. Il bilancio parla di decine di vittime.

Paura in Nuova Zelanda, dove tre uomini e una donna hanno condotto due attacchi a due moschee della città di Christchurch. Le quattro persone individuate sono state fermate dalla polizia. Uno degli attentatori ha filmato la sua azione con una telecamere posizionata sulla testa. Sulle sue armi si leggono dediche anche a Luca Traini, l’italiano autore della strage di Macerata.

Un’azione su vasta scala

Si tratta di una iniziativa su vasta scala. La polizia avrebbe infatti trovato anche una serie di ordigni esplosivi. Salvo per una semplice coincidenza il team di cricket del Bangladesh, che si stava recando in una delle moschee prese d’assalto dagli attentatori,

Fonte foto: https://www.facebook.com/

Il bilancio degli attentati in Nuova Zelanda

Il primo bilancio non ancora ufficiali parla di quarantanove morti e almeno venti feriti. Una vera e propria strage con il numero delle vittime che, come di consueto in questi casi, si teme possa aumentare nel corso delle prossime ore.

Le autorità non hanno dubbi, si tratta di terrorismo

Un ventottenne autore di un attacco a colpi di coltello ha fatto sapere di aver agito contro i migranti, mentre le altre persone non avrebbero ancora rilasciato dichiarazioni rilevanti per spiegare l’attacco alle moschee.

L’attentatore, un uomo di ventotto anni, ha girato un video in diretta girato nel corso della sparatoria. Diciassette minuti di follia in cui si vede Brenton Tarrant, australiano, che spara contro le sue vittime.

Le autorità hanno invitato a non condividere il video, da non considerarsi di pubblico dominio.

Di seguito un frammento del video pubblicato da Sky, che ha deciso di interrompere il frame prima dell’inizio della strage

Il dolore della premier: Il giorno più triste

La premier ha fatto sapere che si tratta uno dei giorni più bui nella recente storia della Gran Bretagna. Jacinda Ardern ha inoltre confermato il numero di quaranta morti e confermato anche che si è trattato di terrorismo. Non l’iniziativa di squilibrati dunque, ma un’operazione organizzata nei dettagli.

Il processo a Brenton Tarrant

Condotto in tribunale il giorno dopo la strage in Nuova Zelanda, Brenton Tarrant, per nulla pentito almeno all’apparenza, ha fatto il gesto dei suprematisti bianchi

Argomenti