Il Dollaro si rafforza, Bitcoin in crescita, mercati europei sotto pressione.
Mentre i politologi, sociologi, opinionisti e giornalisti sono tutti impegnati a capire le ripercussioni dell’attentato a Trump, i mercati finanziari hanno fatto la loro scelta. Questa mattina le aperture dei principali mercati finanziari asiatici, l’andamento del dollaro e persino l’andamento del Bitcoin sembrano delineare una scelta molto chiara da parte del Mercato dei Capitali su dove indirizzarsi all’indomani di questa tragedia che ha colpito gli Stati Uniti.
Che cosa sta succedendo? Scommessa fortissima sul dollaro: il dollaro, la divisa americana, sta avanzando su tutte le divise del G10, dal Sud America all’Europa, Pound e euro compresi.
Per quale motivo? Il trumpismo, “Make America Great Again”, c’è una scommessa chiara che ad avvantaggiarsi di questo attentato sarà naturalmente Trump e il rafforzamento del suo elettorato.
Questo significa maggiori pressioni sull’Europa.
Paradossalmente in questa vicenda c’è l’episodio Bitcoin: la moneta virtuale digitale più famosa del mondo è arrivata a guadagnare il massimo in due settimane, superando i 60.000 dollari, altro segno dell’incertezza che contrasta però con l’andamento del resto dei mercati finanziari. L’Europa è sotto pressione: l’indice Stoxx in questo momento è negativo ed è probabile che tutte le piazze finanziarie principali, da Londra a Milano, registreranno oggi delle flessioni proprio per le tensioni che hanno circondato finora questa campagna elettorale americana e soprattutto i rapporti bilaterali in funzione del prossimo vincitore.
L’ultima notazione riguarda il petrolio: sta scendendo anche lui, ma questo è un segno del rafforzamento del dollaro. Quando uno scende, l’altro sale. Ma attenzione: questo non è il verdetto dei mercati, è soltanto una fotografia di una scelta precisa del Mercato dei Capitali. Il denaro non è di destra né di sinistra, va dove trova le migliori condizioni, e forse oggi le migliori condizioni sono queste.
