Un palestinese di 13 anni sarebbe stato fermato dopo un nuovo attentato a Gerusalemme Est dopo l’attacco di ieri.
Dopo l’attacco nella sinagoga di ieri a Gerusalemme in cui sono state uccise otto persone, un nuovo attentato sconvolge la città santa. La radio militare riporta che l’autore dell’attacco terroristico è un palestinese di 13 anni residente a Gerusalemme Est. Il ragazzo sarebbe ferito in modo grave dopo l’attacco di due civili israeliani armati.
Due israeliani sono rimasti feriti da colpi di arma da fuoco nel nuovo attentato di oggi a Gerusalemme. L’attentato è avvenuto alle pendici delle mura della Città vecchia nel rione a popolazione mista di Silwan (Città di Davide). Il giovane palestinese ha aperto il fuoco, a Maalot Street, vicino all’ingresso del sito. Ora l’assalitore è in stato di fermo.
Nuove tensioni a Gerusalemme
Le tensioni tra palestinesi e israeliani non sembrano cessare. L’attacco alla sinagoga di ieri è stata la conseguenza del sanguinoso raid delle truppe israeliane a Jenin in Cisgiordania dove sono state uccise dieci persone tra cui anche civili. Il motivo del raid era colpire una cellula terroristica di Hamas e Jihad nella West Bank. Raid aerei tra le due fazioni avevano preceduto gli scontri. La tensione è sempre più alta in Palestina alla vigilia dell’arrivo del segretario di Stato statunitense Anthony Blinken.
Per quanto riguarda l’attacco alla sinagoga di Neve Yaakov la polizia israeliana ha dichiarato di aver arrestato “42 persone per interrogarle” durante la notte. La maggior parte di queste residenti a Gerusalemme Est dove crescono le tensioni.
Gli Usa si sono detti preoccupati per la crescente tensione nella regione e esorta a trovare una soluzione a questa condizione per fermare gli attacchi da entrambe le parti.