Nuovo attentato a Kabul. L’esplosione, causata da un trattore, ha provocato la morte di 16 persone mentre altre 120 sono rimaste ferite.
KABUL (AFGHANISTAN) – Ennesimo attentato a Kabul. Nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 settembre 2019 un trattore carico di esplosivo è saltato in area in pieno centro provocando la morte di 16 persone mentre altre 120 risultano ferite. Secondo quanto raccontato dai media locali, le operazioni di soccorso sono andate avanti per diverse ore ma il bilancio rischia di aumentare nelle prossime ore visto che le condizioni dei ricoverati non sono state comunicate.
Attentato rivendicato dai talebani
L’attacco è stato rivendicato dai talebani. Il trattore – come riferito dalle autorità – è esploso vicino al vasto complesso del Green Village. Una sede che ospita agenzie di aiuto e organizzazioni internazionali. Ma non sembrano esserci tra le vittime cittadini di nazionalità straniera.
I militari hanno comunicato di aver ucciso cinque miliziani mentre non si conosce la possibile partecipazione di altre persone a questo attentato. Ma la striscia di sangue non si ferma e non sono esclusi ulteriori attentati nelle prossime ore. E l’attacco odierno è arrivato quasi in contemporanea con la decisione da parte degli Stati Uniti di ritirare dei militare in funzione del progetto di accordo di pace con i talebani che, forse, non è entrato ancora in vigore.
Le proteste
Poche ore dopo l’attentato i residenti sono scesi in piazza per protestare contro la presenza degli stranieri nel Green Village, considerati come un pericolo per gli abitanti di quel quartiere. “Vogliamo – ha sottolineato una persona – che questi estranei lascino la nostra zona. Questa non è la prima volta che soffriamo a causa loro. Ogni volta che vengono presi di mira, i nostri uomini, donne e bambini vengono uccisi. Non li vogliamo più qui“. Una dimostrazione pacifica che si è conclusa in mattinata.
fonte foto copertina https://twitter.com/BerniniAM
