Daria Trepova è la donna arrestata sospettata di aver consegnato il pacco bomba che ha ucciso il blogger nazionalista.
Daria Trepova, la donna sospettata di aver messo in atto l’attentato a San Pietroburgo nel quale è morto il noto giornalista e blogger di guerra filo-putiniano Vladlen Tatarsky, è stata fermata dai servizi segreti russi.
La donna appariva in un filmato di una telecamera di sorveglianza mentre entra nel bar dove esplosa la bomba con in mano un pacco (che si sospetta contenesse la bomba) che sarebbe poi stato regalato a Tatarsky.
Daria Trepova sembra sia stata già arrestata in passato per manifestazioni per la pace. Non si sa se la donna abbia agito da sola oppure abbia avuto complici nell’ideazione del piano, cosa più probabile ma per il momento non ci sono dati significativi.
La matrice dell’attentato
Le piste sono varie, si ipotizza la responsabilità di infiltrati ucraini ma anche dei servizi segreti russi. Ma c’è anche chi ipotizza una faida interna alla resistenza. Intanto il ministero degli Esteri russo ha accusato l’Occidente di non aver reagito all’attentato di San Pietroburgo. La portavoce Zakharova ha detto che persone come Vladlen Tatarsky “sono difensori della verità”.
La matrice dell’attentato di San Pietroburgo rimane ancora un mistero ma non è escluso che ci possa essere la pista della resistenza interna che si oppone a Putin e alla guerra in Ucraina oppure da rivali interni perché da mesi il blogger nazionalista criticava apertamente i fallimenti sul campo delle truppe russe. Non è un caso nemmeno che l’attentato sia avvenuto nel bar di proprietà del capo delle milizie mercenarie Wagner.