Tripoli, colpo di mortaio vicino la sede dell’Ambasciata italiana

Tripoli, colpo di mortaio vicino la sede dell’Ambasciata italiana

Un colpo di mortaio è stato esploso vicino la sede dell’Ambasciata italiana a Tripoli. Secondo la stampa libica l’obiettivo era la nostra rappresentanza.

TRIPOLI (LIBIA) – L’Ambasciata italiana nel mirino delle milizie di Tripoli. La conferma è arrivata dalla stampa libica, confermando che l’obiettivo del colpo di mortaio sparato durante lo scontro tra le forze armate era proprio la nostra rappresentanza.

L’ordino ha sfiorato la sede diplomatica ed ha colpito un albergo nei pressi della struttura italiana. Il bilancio ufficiale parla di solo tre feriti, in una giornata che poteva trasformarsi in tragedia. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 6 ora locale, con tanta paura nell’hotel con le persone che sono scese in strada.

Tripoli, Ambasciata italiana nel mirino delle milizie libiche

Dopo ore di indagini, il sito Libya Times ha svelato che l’obiettivo era proprio l’Ambasciata italiana. La conferma sarebbe arrivata da un secondo colpo di mortaio sparato nella stessa direzione ma anche questo andato a vuoto. Si tratta di un chiaro segnale delle milizie di Tripoli di voler non rispettare l’accordo del cessate il fuoco.

Negli ultimi cinque giorni – fanno sapere le autorità locali – il bilancio dei morti per gli scontri tra le milizie è salito a 39 con 119 feriti.

Immediata la condanna di questo gesto da parte di Stati Uniti, Francia, Italia e Gran Bretagna. Le quattro nazioni hanno firmato una nota congiunta, pubblicata dal ministero degli Esteri transalpino e riportata da Repubblica: “Questi tentativi – si legge – di indebolire le legittime autorità libiche e ostacolare il processo politico in corso non sono accettabile. Chiediamo ai gruppi armati di fermare le azioni militari e mettere in guardia coloro che cercano di minare la stabilità in Libia“.

Riaffermiamo – conclude il comunicato – il nostro forte e costante sostegno al piano d’azione delle Nazioni Unite. Invitiamo tutte le parti ad astenersi da qualsiasi azioni che possa mettere in pericolo il quadro politico stabilito con la mediazione dell’ONU“.

fonte foto copertina https://twitter.com/agenzia_nova