Tregua finita in Siria. Fallito il contrattacco dell’Isis al confine con l’Iran: almeno 50 morti e 21 fermati dalle autorità locali.
DAMASCO (SIRIA) – La tensione in Siria continua ad essere molto alta. Nella serata italiana di giovedì 24 gennaio 2019 un attacco dell’ISIS non è andato a buon fine provocando ben 50 morti tra jihadisti e membri delle forze curdo-siriane sostenute dagli americani.
A riferire l’attentato è stato l’Osservatorio siriano per i Diritti Umani che conferma anche il fermo di 21 miliziani. Secondo le prime indiscrezioni, l’attacco sarebbe stato fatto per riprendere il villaggio di Baghuz.
Siria, l’ISIS attacca al confine dell’Iraq: tentativo fallito
L’attacco dell’ISIS odierno conferma la presenza dei miliziani in Siria. Negli ultimi mesi Donald Trump aveva annunciato di voler ritirare le Forze Armate perché la battaglia contro i radicalizzati era terminata ma gli ultimi eventi sembrano dire il contrario.
L’ISIS vuole affermare la forza in questi territori e gli ultimi attacchi dimostrano la loro presenza. Uno degli attentati ha colpito anche i soldati americani. Proprio per questo il Pentagono ha ribadito la propria intenzione di far rimanere i militari statunitensi in Siria per provare a portare un po’ di pace in un territorio martoriato dalla guerra.
La situazione continua ad essere molto tesa in tutto il territorio. Gli attentati potrebbero continuare nei prossimi giorni con l’ISIS pronta a conquistare le zone perse con l’intervento delle forze curde. L’ONU e tutti i leader mondiali sono al lavoro per cercare di trovare una soluzione e portare la pace in quei territori.
La tensione in Siria resta alta anche per il rapporto sempre più teso tra Iran e Israele. I militari ebrei continuano ad attaccare la capitale Damasco per distruggere tutti gli armamenti di Teheran nascosti in quei territori. Gli attentati non si fermano con i civili sempre più a rischio.
fonte foto https://www.facebook.com/pg/FronteEuropeoPerLaSiria
