Trump accusa Biden e Harris di alimentare la violenza con la loro retorica, dopo un tentativo di attentato ai suoi danni in Florida.
Donald Trump, candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2024, ha lanciato pesanti accuse contro l’amministrazione Biden e la vicepresidente Kamala Harris, dopo un presunto tentativo di attentato ai suoi danni.
Il presunto attentato al Tycoon è avvenuto nei pressi della sua residenza a West Palm Beach, in Florida, dove si trovava per giocare a golf. Ecco cosa ha detto l’ex presidente Usa.
L’attacco di Trump a Biden e Harris
Non appena la notizia del tentato attentato è stata diffusa, come riportato da Tgcom24.mediaset.it, Donald Trump non ha esitato a collegare l’accaduto alla politica verbale dell’attuale amministrazione.
“L’aggressore ha agito sull’onda di un linguaggio altamente incendiario da parte dei democratici“, ha affermato in un discorso ai suoi sostenitori.
Secondo il tycoon, la “retorica di Biden e Harris” avrebbe creato un clima di odio e divisione, che alimenta azioni violente come quella avvenuta in Florida.
Queste dichiarazioni rappresentano un ulteriore segnale del crescente scontro tra i due principali partiti statunitensi, in un momento particolarmente delicato della campagna elettorale.
Ryan Routh: ecco chi è l’attentatore?
Ryan Routh, il sospettato arrestato dalle autorità, ha un passato segnato da problemi legali legati alle armi da fuoco.
Secondo i rapporti, l’uomo è stato accusato di possesso illegale di un’arma da fuoco, nonostante fosse un condannato. Nonché di avere un fucile AK-47 con il numero di serie parzialmente cancellato.
Inoltre, ha dichiarato di avere un figlio di 25 anni e di possedere solo due vecchi camion del valore di circa mille dollari. Ha anche ammesso di non avere risparmi e di vivere con uno stipendio mensile di circa 3.000 dollari.
Se giudicato colpevole, l’uomo potrebbe affrontare fino a 15 anni di carcere per il possesso illegale di armi e altri cinque anni per il numero di serie cancellato.
L’udienza del caso è fissata per il 23 settembre, e sarà determinante per decidere il destino di Routh. Durante la prima udienza, l’attentatore ha negato di essere in grado di finanziare la sua difesa, il che potrebbe complicare ulteriormente il processo.