Spiava i movimenti del presidente Zelensky e li riferiva ai russi: arrestata la donna reclutata per compiere il clamoroso assassinio.
E’ stato sventato l’attentato contro Zelensky. Arrestata l’informatrice legata ai servizi speciali russi che, con le sue azioni, ha rischiato di compromettere la sicurezza del presidente ucraino. La donna, che lavorava in un negozio della base militare, passava alle spie russe informazioni sul viaggio nella regione di Mykolaiv.
L’attentato contro Zelensky
Ad essere stati spiati, gli spostamenti del presidente Zelensky che il 27 luglio scorso si è recato nella regione di Mykolaiv, ad Ochakov. L’informatrice avrebbe raccolto e fornito ai russi informazioni cruciali riguardanti l’itinerario presidenziale, cercando di scoprire l’ora esatta e i luoghi chiave del percorso del leader.
Il progetto è stato però sventato dall’intelligence, dopo aver seguito le mosse della spia che i russi avevano reclutato per compiere il clamoroso assassinio. Così, è stata scoperta la rete di coperture di cui godeva.
Arrestata la spia russa
La donna è finita in manette lo scorso 1° agosto, la cui identità non è stata resa però nota dalle autorità. I servizi segreti infatti hanno pubblicato una foto dell’arresto con il volto di lei oscurato. L’informatrice un tempo era impiegata in un negozio per militari.
Aveva cercato di ottenere informazioni sull’itinerario di una visita di Zelensky nella regione di Mykolaiv, recandosi di persona a filmare i luoghi dove il presidente si recava. Quel giorno, a sorpresa, il presidente ha inaugurato un centro medico per la cura dei feriti al fronte.
Il piano prevedeva un massiccio bombardamento aereo che non avrebbe lasciato scampo al leader ucraino. Adesso la spia rischia fino a 12 anni di carcere.
