Il percorso di Abdesalem Lassoued, il presunto attentatore di Bruxelles, attraverso l’Europa, con attenzione al suo legame con l’Italia.
Abdesalem Lassoued, noto anche come Slayem Slouma, è diventato tristemente famoso per il suo coinvolgimento in un attentato a Bruxelles, nel ruolo dell’attentatore. Ma chi era veramente questo individuo e come è arrivato a compiere un atto così terribile?
Il passato in Italia
Con una barba lunga, cappellino e un impermeabile arancione, Lassoued aveva fatto più volte visita all’Italia. Una foto del 2021 lo ritraeva a Genova, precisamente in Piazza Della Vittoria. Nonostante fosse stato identificato come una figura “pericolosa” a Bologna nel 2016, le sue tracce erano state perse. Questo periodo in Italia rappresenta un capitolo oscuro e poco conosciuto della sua vita, ma che potrebbe aver giocato un ruolo chiave nella sua radicalizzazione.
Tunisino, 45 anni, Lassoued aveva una richiesta di asilo rifiutata a Bruxelles nel 2019. Tuttavia, era ancora nel Paese quando ha attaccato, uccidendo due cittadini svedesi. Il ministro della Giustizia belga, Vincent Van Quickenborne, ha rivelato che Lassoued era stato segnalato per minacce via social e aveva precedenti condanne in Tunisia, sebbene non legate al terrorismo. Queste informazioni sollevano domande sul perché non sia stato monitorato più attentamente dalle autorità.
Il contesto dell’attacco
L’attacco è avvenuto poco prima di una partita di calcio tra Belgio e Svezia, interrompendo il match. Il livello di allerta terrorismo a Bruxelles è stato innalzato al massimo. L’attentatore, dopo aver rivendicato l’attacco sui social media, è stato successivamente catturato e ucciso dalla polizia in un caffè di Bruxelles. Questo tragico evento ha scosso non solo il Belgio ma l’intera comunità europea, portando a un rinnovato dibattito sulla sicurezza e sulla gestione dei rifugiati.
L’attacco ha suscitato condanne e reazioni da tutto il mondo. Leader europei come il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno espresso il loro disgusto e la loro solidarietà con le vittime. La comunità internazionale si è unita nel condannare l’attacco e nel sottolineare l’importanza della lotta contro il terrorismo.
Il caso di Abdesalem Lassoued sottolinea l’importanza della vigilanza e della cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo. La sua storia serve come un monito sulla necessità di monitorare attentamente individui segnalati come potenziali minacce e sulla necessità di una maggiore cooperazione tra le nazioni per prevenire futuri attacchi.