Inizia la più grande protesta degli attori e sceneggiatori: le nuove tecnologie sono una “minaccia per le professioni creative”.
Al via lo sciopero degli attori di Hollywood, dopo la contestazione indetta dal sindacato di categoria per il mancato accordo con gli studi cinematografici su stipendi e intelligenza artificiale. Adesso rischiano ritardi molte produzioni di film e serie tv.
La protesta degli attori
Il debutto dell‘intelligenza artificiale preoccupa anche i grandi attori del cinema, che contestano i propri compensi che si sono adeguati alle nuove tecnologie. Anche gli sceneggiatori hanno incrociato le braccia a maggio per la prima volta dopo oltre 63 anni.
Infatti, non si vedeva una manifestazione così imponente dal 1960, quando attori e sceneggiatori avevano incrociato le braccia congiuntamente, quando a capo dell’ordine degli attori (che allora si chiamava Screen Actors Guild) c’era Ronald Reagan.
Il sindacato Sag-Aftra proclamerà ufficialmente la mobilitazione nelle prossime ore e venerdì le star del piccolo e grande schermo, bloccando l’industria dello spettacolo statunitense. Lo sciopero potrebbe anche durare mesi e si aggiunge a quello degli sceneggiatori aderenti alla Writers Guild of America iniziato il 2 maggio.
Fran Drescher: “Disgustoso”
Fran Drescher – nota per aver interpretato il ruolo della ‘Tata’ nella nota sit-com americana degli anni ’90 – ha riunito 160mila attori hollywoodiani invitando gli iscritti allo sciopero a interrompere da domani la partecipazione ai set cinematografici e alle serie televisive.
Come presidente del sindacato, Drescher ha denunciato l’atteggiamento “disgustoso” degli studios che sostengono di “perdere soldi a destra e manca mentre danno centinaia di milioni di dollari ai loro amministratori delegati“.
“Quello che succede a noi succede a tutti gli altri lavoratori, quando i datori di lavoro rendono Wall Street e la sete di profitto la loro priorità e dimenticano le persone essenziali che fanno muovere la macchina”, ha dichiarato l’attrice.