Scuola, il ministro Bianchi in audizione: “Tutti i docenti in cattedra il 13 settembre”

Scuola, il ministro Bianchi in audizione: “Tutti i docenti in cattedra il 13 settembre”

Coronavirus, il ministro Bianchi in audizione alla Camera e al Senato sulla ripresa della scuola e sulle misure adottate dal governo.

Dopo che in Alto Adige è suonata la prima campanella dell’anno e in attesa che la campanella suoni in tutte le altre regioni, il ministro dell’Istruzione Bianchi interviene in audizione in Commissioni Cultura alla Camera e al Senato per fare il punto della situazione sulla ripresa della scuola e sulle misure adottate per contrastare il Covid ed evitare nuove chiusure.

Di seguito il video con la diretta dei lavori dalla Camera

Il ministro Bianchi in audizione sull’inizio della scuola

Abbiamo chiaro tutti quanto sia importante ripartire e avere quel carattere di sicurezza per garantire la presenza che è necessaria“, ha esordito il ministro Bianchi. “L’impegno che ci eravamo presi era quello di avere tutti i docenti al loro posto. Questo impegno quest’anno sarà realizzato per la prima volta nella storia della Repubblica“, ha esultato il ministro dell’Istruzione parlando dell’assegnazione delle cattedre per il nuovo anno scolastico.

La riapertura delle scuole nel corso della terza ondata

Il ministro Bianchi ha poi parlato della gestione dell’emergenza coronavirus e della reazione della scuola nel corso della terza ondata di contagi.

Già durante la terza ondata avevamo deciso di tenere i bambini più piccoli a scuola, di portare i più grandi a scuola dopo Pasqua e di fare gli esami in presenza. Durante l’estate abbiamo lasciato le scuole aperte. Abbiamo avuto un recupero di più di un milione di ore di attività didattica e soprattutto abbiamo riacceso l’idea che la scuola era aperta ed era aperta in presenza. Siamo arrivati a settembre con una grande attenzione da parte di tutti“.

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Gli investimenti

Nel frattempo abbiamo investito e abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione […]. Abbiamo investito soldi anche per la riapertura. Abbiamo investito ad esempio nei trasporti. A tal proposito vorrei ringraziare i prefetti, in grado di trovare le soluzioni migliori per ogni situazione”.

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La campagna di vaccinazione

La scuola ha reagito più di ogni altro settore all’invito del governo a vaccinarsi. Abbiamo presente la quota rilevante dei nostri docenti che non possono vaccinarsi per condizioni di salute. Vorrei ringraziare il Commissario Figliuolo per il lavoro svolto. Abbiamo agito nel rispetto della privacy di tutto il personale. È stato un lavoro notevole. Abbiamo messo insieme i dati del Ministero della Salute e quelli del Ministero dell’Istruzione. Il tutto nel rispetto della privacy e dei diritti delle persone”.