Coronavirus, l’analisi dell’Istat sul mondo del lavoro e sul Pil. A maggio crolla la fiducia di consumatori e imprese.
Istat, gli effetti del coronavirus sul mondo del lavoro. In audizione in commissione Lavoro al Senato, il direttore per la produzione statistica Roberto Monducci ha parlato dell’impatto del coronavirus sul mondo del lavoro e degli effetti del lockdown.
Istat, gli effetti del coronavirus sul mondo del lavoro e sull’economia
Nella prima parte del testo si analizza l’impatto dell’emergenza coronavirus sul Prodotto Interno Lordo.
“Nel primo trimestre del 2020, secondo la stima preliminare, il prodotto interno lordo ha subito una contrazione di entità eccezionale indotta dagli effetti economici dell’attuale emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento adottate.
Espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015 e corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, il PIL è diminuito del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali”.
L’impatto del lockdown, in base d’anno, avrebbe riguardato circa 358.000 occupati
L’analisi affronta inoltre il tema degli effetti del lockdown sull’occupazione.
“L’impatto del lockdown, in base d’anno, avrebbe riguardato circa 385 mila occupati, di cui quasi 46 mila non regolari (il 2,2 per cento dell’occupazione totale). Il risultato complessivo mostra una forte eterogeneità settoriale.
I comparti maggiormente coinvolti sarebbero quelli dell’alloggio e ristorazione (11,3 per cento, pari a 139 mila occupati, di cui 22 mila non regolari), commercio, trasporti e logistica (2,7 per cento, 92 mila occupati, di cui poco più di 5 mila non regolari) e i servizi alla persona (1,2 per cento, 45 mila occupati, di cui più di 8 mila non regolari). Un minore impatto si registrerebbe invece per la produzione manifatturiera e le costruzioni”.
Di seguito il testo integrale della presentazione in audizione.
Crolla la fiducia di consumatori e imprese
L’Istat registra nel mese di maggio un crollo della fiducia dei consumatori e delle imprese.
“Dopo la sospensione nel mese di aprile 2020 dovuta all’emergenza sanitaria in corso, le indagini sulla fiducia di consumatori e imprese tornano ad essere effettuate nel mese di maggio 2020. Le stime effettuate con i dati raccolti a maggio 2020 indicano livelli storicamente bassi dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (94,3) e dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (51,1)”.
Di seguito la nota integrale dell’Istat.