Orlando: “Il reddito di emergenza sarà rafforzato con il decreto Sostegno”

Orlando: “Il reddito di emergenza sarà rafforzato con il decreto Sostegno”

Il ministro Orlando in audizione al Senato: “Avvieremo un confronto con parti sociali e regioni entro la fine del mese”.

ROMA – Nuova audizione al Senato per il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Diversi gli argomenti affrontanti iniziando dal Recovery Plan: “Il progetto in materia di lavoro contenuto nella prima bozza è stato posto alla valutazione del Parlamento del precedente governo e intendo muoversi in piena continuità – ha detto il dem, riportato da La Repubblica il primo tema da affrontare è la riforma degli ammortizzatori sociali […]. Per questo intendo avviare un confronto entro fine marzo con le parti sociali coinvolgendo anche le Regioni“.

Andrea Orlando

Il ministro Orlando sul reddito di cittadinanza

Il ministro Orlando ha parlato anche del reddito di cittadinanza: “Ho istituito un comitato, come era previsto nella legge, in cui sono stati messi, oltre a esperti anche referenti di Inps, Anpal e Inap, ma intendo proporre una modifica che preveda di inserire anche un rappresentante dei Comuni. Perché ritengo importante vedere la cosiddetta messa a terra delle misure […]“.

E’ allo studio – ha aggiunto – una disposizione per consentire ai percettori del reddito di lavorare temporaneamente senza la perdita o la riduzione dell’assegno. In tali casi il beneficio riprenderà a decorrere in via automatica al termine dell’attività lavorativa“.

Orlando sul reddito di emergenza

Per il titolare del Lavoro anche un passaggio sul reddito di emergenza: “Questa misura sarà rafforzata con il decreto sostegno. Prevediamo un innalzamento della soglia dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto e la garanzia dell’accesso al beneficio anche ai disoccupati che hanno terminato, tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, la Naspi o la Dis-coll e non godono di altri strumenti di sostegno al reddito […]“.

La richiesta dei sindacati su quota 100

I sindacati, intanto, hanno chiesto l’apertura di un tavolo per studiare come superare lo stop a quota 100. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro con le parti sociali per fare il punto della situazione.