Prezzi di benzina e diesel alle stelle: perché la situazione è preoccupante

Prezzi di benzina e diesel alle stelle: perché la situazione è preoccupante

Nuova impennata dei prezzi di benzina e diesel: rincari ai massimi rispetto a quelli della scorsa primavera.

Continuano a salire i listini sui prezzi dei carburanti dei maggiori marchi. Stiamo assistendo ad un rialzo anomalo con la benzina in “fai da te” oltre 1,87 euro/litro e il gasolio a 1,72 euro/litro, ai massimi dallo scorso aprile.

pompa di benzina, fare il pieno, automobile

A spingere sull’aumento dei prezzi sul carburante è il calo delle scorte Usa di prodotti raffinati, insieme alle fermate di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia. Il Brent intanto punta gli 83 dollari. Si aggiunge poi un nuovo giro di rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, e rialzi anche per i prezzi delle pompe bianche.

I prezzi di benzina e gasolio

Come segnala Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per IP e Q8 registriamo un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio. Per Tamoil si sale di 1 cent/litro sulla benzina e 2 cent/litro sul gasolio.

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, la benzina self service a 1,873 euro/litro (+7 millesimi, compagnie 1,880, pompe bianche 1,858), diesel self service a 1,721 euro/litro (+7, compagnie 1,729, pompe bianche 1,704).

Gpl servito a 0,701 euro/litro (invariato, compagnie 0,712, pompe bianche 0,688), metano servito a 1,421 euro/kg (-1, compagnie 1,424, pompe bianche 1,419), Gnl 1,244 euro/kg (+1, compagnie 1,255 euro/kg, pompe bianche 1,237 euro/kg).

Sulle autostrade la media sale per la benzina self service a 1,944 euro/litro (servito 2,189), gasolio a self service 1,804 euro/litro (servito 2,067), Gpl 0,831 euro/litro, metano 1,539 euro/kg, Gnl 1,312 euro/kg

La protesta di Assoutenti

Assoutenti protesta e ricorda che dal prossimo 1 agosto scatterà l’obbligo per i distributori di indicare i prezzi medi regionali dei carburanti, attraverso un cartellone che dovrà essere esposto in modo ben visibile all’interno dell’area di rifornimento”.

Per i ribelli è prevista una sanzione da 200 a 2.000 euro. D’altra parte, i benzinai che denunciano ritardi nella consegna degli appositi tabelloni da parte delle compagnie petrolifere.

“Allo stato attuale il rischio è che dal primo agosto molti distributori non saranno in grado di esporre il cartellone coi prezzi medi e garantire adeguata trasparenza agli automobilisti”, spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.” Ciò proprio quando i listini alla pompa stanno tornando a salire e i cittadini necessitano di strumenti per risparmiare sui rifornimenti”, evidenzia.

L’associazione chiede al governo di “attivarsi sia per ottenere il rispetto delle nuove disposizioni sui cartelloni, sia per fare luce sulla formazione dei listini dei carburanti lungo tutta la filiera, perché è alquanto anomalo che i prezzi si impennino puntualmente in occasione delle partenze estive degli italiani”. 

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