Aumento degli stipendi: ecco quando arriveranno gli arretrati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Aumento stipendi, governo mantiene la parola: quando arriveranno arretrati e pagamenti

Un portafoglio con soldi in euro

Il governo conferma la promessa: stipendi più alti e arretrati in arrivo per i dipendenti pubblici, quando arriveranno i pagamenti.

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha confermato che gli stipendi dei dipendenti statali subiranno un aumento, insieme al pagamento degli arretrati, che saranno erogati tra gennaio e febbraio 2025. 

Un portafoglio con soldi e monete
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Stipendi, gli aumenti in busta paga: chi beneficia e di quanto?

Questi aumenti rientrano nel nuovo contratto collettivo per il periodo 2022-2024, che prevede incrementi retributivi medi, con cifre variabili a seconda delle qualifiche dei lavoratori, si legge su VirginioNotizie.it.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Messaggero, il ministro ha precisato che gli aumenti riguardano circa 200mila persone del settore pubblico e circa 430.000 uomini e donne delle Forze di polizia e militari, che riceveranno circa 200 euro lordi, pari a circa 100 euro netti in più in busta paga.

Per quanto riguarda gli impiegati della Pubblica Amministrazione, gli aumenti saranno così distribuiti (al lordo):

  • 121,4 euro per gli operatori
  • 127,7 euro per gli assistenti
  • 155 euro per i funzionari
  • Fino a 194 euro per le “elevate professionalità”

In aggiunta a questi aumenti, i dipendenti riceveranno anche arretrati medi di circa 1000 euro, parte dei quali è stata già anticipata con una maxi indennità di vacanza contrattuale, erogata a dicembre 2023.

Un calendario stretto per il pagamento degli arretrati

Il ministro Zangrillo ha confermato che questi pagamenti arriveranno in tempi brevi: “se ce la faremo, già a gennaio, al più tardi a febbraio”, ha dichiarato. 

Tuttavia, va notato che questi aumenti non riguarderanno i dipendenti degli enti locali e della sanità, per i quali non è stato ancora raggiunto un accordo con i sindacati di categoria.

Un altro punto fondamentale dell’intervista è stata la riforma dei criteri di valutazione del personale, che secondo Paolo Zangrillo dovrebbero basarsi su “obiettivi reali, misurabili, oggettivamente ponderati”

Il ministro ha sottolineato che le valutazioni dovrebbero essere assegnate all’inizio dell’anno e non alla fine, evitando la distribuzione indiscriminata di giudizi eccellenti. 

Inoltre, Zangrillo ha dichiarato che “tutte le organizzazioni che adottano sistemi moderni di valutazione delle performance non vanno mai oltre il 30 per cento”.

Nonostante la difficoltà nel rendere la Pubblica Amministrazione più attraente, il ministro ha assicurato che entro la fine di gennaio arriverà un decreto legge che ha l’obiettivo di migliorare l’attrattività del settore, incentivando l’ingresso di giovani diplomati degli ITS e delle Accademy.

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ultimo aggiornamento: 3 Gennaio 2025 17:37

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