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Il termine Austerity è molto vecchio il suo primo impiego risale alla prima metà del 900, ma oggi cosa significa?
Austerity in campo Economico
In Europa quando si parla di austerity cosa si dice esattamente? Innanzitutto va detto che tale termine viene applicato al settore dell’economia e specie a quello della spesa pubblica, quindi investe la stragrande maggioranza delle persone e delle loro attività, riversandosi sul tema del lavoro e dei diritti sociali che vengono spesso sottratti attraverso la scusa della riduzione delle spese superflue. Tocca il potere d’acquisto dei singoli e delle famiglie, e per esteso riguarda quindi anche le aziende.
L’austerity ha a che vedere con parametri quali:
- PIL
- Spesa Pubblica
Di questa seconda si è accennato mentre riguardo al PIL, questo è quello che misura il Prodotto Interno Lordo di un Paese al quale può essere appunto richiesta austerity.
Se si discute di austerità in relazione all’economia generale di un Pese allora si parla di tutte quelle politiche fiscali che hanno come fine quello di raggiungere il pareggio di bilancio andando a ridurre il peso dello stato nell’economia e favorendo così l’economia privata che deve accumulare ricchezza, cosa che uno stato non necessita di fare se non per distribuirla.
Questo si traduce in tagli alla spesa pubblica, che viene fatta passare per coagulo di sprechi, invece quella privata con relativi crack sovvenzionati e pagati dalle masse viene fatta passare per economia liberale e atta a migliorare (cosa irreale) la vita delle masse, e quindi dei Paesi.
Tagli alla Spesa
Il problema dei tagli alla spesa pubblica si traducono spesso e volentieri in assenza di servizi minimi che uno Stato Civile dovrebbe sempre garantire perché il denaro investito nella tutela delle persone non dovrebbe essere considerato denaro speso male, gli sprechi vanno certamente evitati ma spesso tali sprechi sono individuati in luoghi ove non ci sono e così si giustificano le assenze strutturali e operative che sono la base dei Servizi offerti.
